sabato 30 giugno 2012

D'Attorre ai circoli PD, in Calabria no, in Italia sì!

le false guerre della politica italiana


La politica, intesa così, come ci è stata presentata negli anni, è una brutta bestia!
Un tempo c'erano i “buoni e i cattivi” schierati in campi avversi, tipo don Camillo e Peppone in rappresentanza della chiesa, quindi la democrazia cristiana, e i lavoratori che mischiavano la fatica all'ideologia con la speranza di un futuro migliore. In mezzo c'erano e ci sono i politicanti di mestiere sempre attenti a mischiare le carte e a non farci capire niente di come stanno veramente le cose. E mentre nel governo nazionale una strana coalizione appoggia il governo tecnico Monti, in Calabria si litiga e si grida allo scandalo se uno dell'opposizione collabora col governo regionale.
È il caso scoppiato durante l'assemblea dei circoli a Lamezia, che vede Alfredo d'Attorre, il commissario pd calabrese con delega di mettere a posto lo sgangherato partito e i suoi dirigenti in loco, proteso a bacchettare chi collabora col presidente Scopelliti, dietro nomine o altro, per lo meno questo sembra di capire. Ma ripeto, noi del volgo non conosciamo mai i fatti per come si sono svolti o si svolgono veramente. Ma sentiamo cosa dice d'Attorre alla fine di una lunga e appassionata relazione all'assemblea dei circoli: «chi sta nel Pd non dà suggerimenti a Scopelliti, né prende incarichi da lui». E anche se non fa riferimenti specifici, tanto basta per innescare la reazione di Enza Bruno Bossio: «Fai i nomi, adesso».
E D'attorre replica: «Sei troppo intelligente per non capirlo. I giornali li leggi pure tu».
Che si riferisca al marito della Bruno Bossio, il consigliere regionale Nicola Adamo?, che in queste ultime settimane si è fatto notare per una serie di “aperture” e tra queste, su tutte la questione Sorical, a favore del centrodestra che governa la Regione?

Però, continuo a non capire, perché la relazione di D'Attorre mescola temi nazionali e locali. E mentre dice che il governo Monti «va sostenuto senza far mancare i nostri contributi», per le primarie che dovranno designare il nuovo candidato premier per il centrosinistra, si dovrà tener conto dell'atto di coraggio di bersani per la prospettiva di costruire un asse con l'Udc. L'UDC?
Ecco, in questo caso non è un accordo di potere ma un patto costituente per cambiare l'assetto istituzionale del nostro Paese! Sempre secondo le motivazioni del commissario pd che ribadisce al Pd calabrese di “Aprirsi alle forze migliori della società”. Allora questo significa che … o no?
Ma il bello deve ancora dirlo e cioè che:

La fase due del partito passa attraverso alcune priorità: «Unità che non vuol dire unanimismo; unità come condizione per il rinnovamento generazionale; autonomia come capacità di autogovernarsi».

Mah non c'ho capito un cazzo!

venerdì 29 giugno 2012

MARIO BALOTELLI

IL GUERRIERO.


C'era da immaginarselo! La foto del giorno è la posa del guerriero assunta da Mario Balotelli dopo il goal fatto alla Germania. Non gli abbracci, l'euforia, l'adrenalina o la carezza che ha fatto sulla testa bionda del figlioletto di Cassano ma quel fascio di muscoli gonfiati come per fare paura agli avversari e a quanti lo hanno criticato.


A sua discolpa c'è l'età e forse qualche inconscia remora. Ma chi o cosa discolpa i media per l'enfasi parolaia che ha amplificato l'azione del calciatore italiano o le sue bravate?

Monti, Draghi, Balotelli, tre super Mario per l'Europa

MARIO, PER INDURRE A MITI CONSIGLI...

Germania, Italia, 1-2, Balotelli nel grande abbraccio azzuro

Un unico nome per rinegoziare l'economia e dettare regole per giochi sostenibili in Europa. Mario Monti, il professore e Mario Balotelli, l'atleta, sono riusciti a mitigare le asperità che da tempo aleggiavano nei rispettivi campi della politica e dello sport.
Nei rapporti tra gli Stati Europei, la Germania, con la voce della Merkel ha fatto il bello e cattivo tempo, ha dettato tabelle di marcia per la crescita e il lavoro, non curandosi di chi restava indietro e rimaneva soffocato dal debito pubblico. E dopo tanto penare ecco che il prof. Mario Monti riesce in parte a dettare le sue teorie per contenere lo spread e rinegoziare il debito.

Anche se sarà la troika a supervisionare gli eventuali aiuti che Italia e Spagna riceveranno per lo scudo anti-spead.
La cancelliera tedesca Angela Merkel, ha definito "decisioni importanti quelle prese ieri dal vertice Ue e ha spiegato le "condizioni" a cui saranno sottoposti i paesi, come Italia e Spagna, che richiederanno a Esm e Efsf di comprare i loro bond. "La richiesta del paese - spiega - sarà presentata a una commissione con la quale sarà concordato un memorandum di intenti e le relative scadenze da rispettare.
Anche un altro grande Mario è soddisfatto dell'accordo raggiunto, si tratta del
presidente della Bce, Mario Draghi. Lo ha detto arrivando alla sede del Consiglio Ue per la seconda giornata del vertice. Ottimista anche il presidente francese, Francois Hollande. Con le decisioni della notte scorsa, i leader Ue hanno "messo al riparo il futuro" della moneta unica.

E infine il super Mario calciatore Balotelli che ha segnato due splendidi goal da manuale. Ha lasciato tutti con la bocca aperta, portiere della Germania e giocatori che, invano, hanno tentato di ostacolarlo.

Un trio italiano da ricordare: Mario Monti, presidente del consiglio; Mario Draghi, presidente della Bce e Mario Balotelli, la nuova generazione di italiani nata dalla solidarietà e dall'accoglienza che fa ben sperare.

giovedì 28 giugno 2012

è in arrivo un nuovo gioiellino da google

Occhiali a realtà aumentata.


Così si chiamano gli occhiali del futuro progettati da google che, secondo alcuni, dovrebbero rivoluzionare e soppiantare la comunicazione così come la conosciamo. Soppianteranno tablet, telefoni e pc.
Inforcati gli occhialini del futuro potremo registrare video, effettuare videochiamate (grazie a un altoparlante integrato) e proiettarci le informazioni che c'interessano direttamente sulla lente.

Gli occhiali, presentati da Brin, possono essere utilizzati con una connessione Wi-Fi ma con l'occhio rivolto al futuro ed essere sviluppati per integrare anche la connettività 3G o 4G.
Immaginiamo per un attimo quello che fino a qualche decennio addietro sembrava fantascienza e che oggi è alla portata di tutti: un mondo virtuale che viaggia nello spazio per rendere perfettibile la realtà assecondando gli stati d'animo di ognuno.

Che dire? Saremo in contatto col mondo intero ma soli ci aggireremo per le strade con lo sguardo fisso davanti a noi gesticolando e parlando con chi sa chi mentre non ascoltiamo chi ci sta affianco perché le nuove meraviglie della ricerca si controllano con la voce, toccando il pad presente su una delle asticelle, muovendo la testa o anche attraverso lo smartphone collegato wifi.
Ma tranquillli! Abbiamo ancora qualche anno di tempo prima di sembrare dei pazzi che parlano da soli con l'amico immaginario visto che la disponibilità è prevista per il 2013 al prezzo di 1500 dollari, ma solo per uno gruppo selezionato di sviluppatori che vorranno mettersi all'opera sul nuovo gioiello di Mountain View.
"Questa è una nuova tecnologia e vogliamo che voi gli diate una forma", ha detto ai ricercatori convenuti che hanno potuto apprezzare in anteprima il gioiellino altamente tecnologico, il cofondatore di Google Sergey Brin: "Se tutto va bene, una versione meno costosa degli occhiali sarà messa in vendita all'inizio del 2014".
E allora sì che ne vedremo delle belle.

Battute a parte, è un nuovo passo avanti nel campo della comunicazione. Che sia cattivo o buono dipenderà dall'uso che singolarmente faremo.

martedì 26 giugno 2012

Bologna, al Dall'Ara raccolti 2,5 mln di € ma...

Tra tanta demagogia e qualche polemica ieri si sono raccolti duemilioniemezzo di euro al Dall'Ara di Bologna, tra biglietti, sms e telefonate da casa dal valore di due euro ciascuno, per la ricostruzione dell'Emilia.

caterina caselli al dall'ara di bologna
A parte la solidarietà non si è visto altro! Lo spettacolo era assente e forse Vasco ha fatto bene a starsene in disparte perché una cosa è la solidarietà e un'altra la professionalità. Checché ne dicano i suoi detrattori non penso si tratti di antagonismo o troppi galli in un pollaio, che poi, a proposito di pollaio, avrebbe fatto meglio Caterina Caselli a ripetere la lezione o mandare un playback firmato epoca caschetto d'oro.

Che poi, a volerla dire tutta, con molte probabilità se ogni big che è salito sul palco, insieme agli idoli dello sport e della cultura, ai politici, senza dimenticare gli alti dirigenti che hanno gadget da capogiro avessero dato un obolo, di sicuro, non solo l'Emilia ma anche il debito pubblico italiano si sarebbe recuperato.

Invece no! A noi italiani ci piace essere sentimentalisti. Fare uscire una lacrimuccia mentre guardiamo i disastri causati dal terremoto, ma anche dalle trivellazioni selvagge per estrarre gas o petrolio, e coinvolgere nella gara di solidarietà anche chi avrebbe necessità di subirla con immediatezza per uscire da affanni inconfessati.

La solidarietà migliore, quella che non nasconde pubblicità occulte, consiste nel rispetto reale della natura e degli uomini perché quando il danno è fatto non serve cantare e ballare ma ci si deve rimboccare le maniche e disintossicare i cervelli.

lunedì 25 giugno 2012

come fare le Crepes in 5 minuti.

                Fotoricetta crepes alla nutella.
                                        
               
aore12
Ingredienti:                                                                         
Farina 300 gr.
- Latte 1/2 L.
- Uova 3
- Sale un pizzico


Preparazione:

Preparare l'impasto delle crepes ponendo in una ciotola la farina e aggiungendo pian piano il latte.
In una terrina a parte sbattete le uova mettendo un pizzico di sale e incorporatele al composto ottenuto.
Fatto ciò, mescolate tutti gli ingredienti con uno sbattitore elettrico. Ottenuto l'impasto desiderato, riscaldate con un goccio d'olio la padella nella quale si andranno a cuocere le crepes, quindi versate al centro della padella un mestolo d'impasto.
Dorata la crepe giratela facendola dorare anche dall'altro lato. Infine ponetela in un piatto e spalmate sopra un cucchiaio di nutella; piegatela a metà su se stessa e per decorare spargete sopra un po di zucchero a velo. Buon appetito! ;-)

sabato 23 giugno 2012

reality show in diretta tv dal capoluogo calabrese

Consiglio comunale in diretta tv.


c'era una volta...
Come format non è male! In effetti dopo il grande fratello e l'isola dei famosi ci voleva qualcosa che facesse vedere dal buco della serratura come lavorano i consiglieri e la giunta comunale nonché le “presenze” visto che come dice qualcuno ben informato, l'occhio della televisione responsabilizza e rende trasparente le sedute, informa i cittadini

“...del comportamento che assumono i loro eletti dentro le istituzioni. Delle cose che dicono e come le dicono, delle decisioni che assumono e come le assumono. Del loro grado di partecipazione alle sedute, e di presenza, anche fisica, dentro l’aula. Questa informazione consente inoltre l’indiretta "formazione di consiglieri comunali, molti dei quali sono portati a registrare la frequenza e scappare per altre "incombenze"non certo lavorative, considerato che la partecipazione alle sedute esonera dal servizio. Formare il consigliere comunale alla responsabilità verso le istituzioni significa disponibilità all’ascolto dei colleghi e sempre più "pressante tentazione" di prendere la parola, ottenendo lo stesso rispetto che egli ha avuto per gli alti".

Le buone intenzioni non mancano di certo a Franco Cimino, ex consigliere comunale nella passata legislatura che lo vide concorrere alla poltrona di sindaco della città di Catanzaro. E prendendo per buona l'accorata difesa che Cimino fa dell'uso dello strumento televisivo elevato a didattica e ritenendo valide le motivazioni di chiunque caldeggi una proposta simile, considerando e conoscendo i “polli della politica locale”, (ma la potremmo estendere anche alla nazione intera) c'è da chiedere a tutti: davvero l'occhio catodico migliora la cultura politica di certi soggetti? Può, (la paura di fare brutte figure davanti agli elettori) l'esposizione mediatica “formare” un manipolo di persone che corre con delle regole che non hanno niente di politico ma che sono comunque in politica?

E ancora, quale televisione farebbe la diretta? E come la farà? Gratis o a pagamento? Se gratis vedremo l'assessore tal dei tali sponsorizzare la mortadella o la soppressata?

venerdì 22 giugno 2012

la Margherita muore davvero, ecco il testamento

La parte brutta della politica tra pinocchietti, pupi e pupari.


Da tanti anni non si sente parlare del partito della Margherita, inteso come associazione di uomini e idee per la politica.
Di certo conosciamo l'anno di nascita, il 2000, e la sua confluenza, nel 2007, nel partito dei DS, che raccoglie ex comunisti, qualche socialista, repubblicano e qualche democristiano.
Insomma, con l'avvento del nuovo simbolo che siede tutt'ora in parlamento, di questa fantomatica Margherita, noi del popolo non ne abbiamo più sentito parlare. E nonostante la Margherita risultasse morta come partito, non riusciamo a capire perché la struttura dirigenziale compreso il tesoriere continuasse ad esistere.
Oggi l'interrogativo è svelato grazie alle indagini della magistratura!

L'arresto del tesoriere Lusi e le gesta degli ultimi prosaici nibelunghi dalla chioma fluente adornata con ghirlande di margherite e euro hanno sancito la definitiva morte giuridica di un inesistente quanto dannoso partito politico.

Il collegio di liquidatori composto da tre persone definite 'indipendenti' hanno assunto il compito di occuparsi del patrimonio, che, a parte un finanziamento di circa 3 miliardi da destinare al quotidiano 'Europa', per quale motivo non è dato sapere, sarà, sempre secondo le intenzioni sbandierate dai purini, interamente "restituito allo stato".

"Un golpe", secondo Arturo Parisi, storico esponente dell'Ulivo nel partito fantasma ma non troppo viste le allegre finanze pubbliche risucchiate e spalmate in ogni dove- non ci hanno nemmeno fatto vedere i bilanci". "Nessun golpe - replica Franceso Rutelli - non ricordo una sola assemblea in cui Parisi non sia andato via prima, protestando. Il bilancio c'è nero su bianco, è il resoconto degli ultimi 11 anni, compreso le spese per le fotocopiatrici".

Se è così, come mai si è giunti a tanto?


giovedì 21 giugno 2012

lasciato morire nel catrame perché privo di microchip

Ieri le agenzie di stampa hanno diramato una notizia che senz'altro sarà passata inosservata perchè non tocca temi caldi quali il lavoro, l'occupazione, le tasse, il governo, l'euro, le pensioni e via dicendo. Ma se ci soffermiamo per un attimo e valutiamo l'episodio nella sua oggettiva drammaticità non possiamo che concludere con l'amara convinzione di aver toccato il fondo.

A chiedere lumi agli organi preposti è il presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti, il quale, dopo essere stato messo a conoscenza dell'accaduto, investe il dirigente generale del dipartimento tutela della salute Antonio Orlando.  

Ma vediamo cosa è successo:

Non si sa come sia potuto accadere ma un cane è stato trovato in un fusto di catrame a Reggio Calabria. Qualcuno dice che forse è caduto saltando da un muretto prospiciente ed è rimasto imprigionato nel bidone pieno di catrame che, rassodando, ha stretto in una morsa pastosa le zampe del povero cagnolino.
Non c'è bisogno di essere animalista o possedere un cane per immaginare le sofferenze e i guaiti d'aiuto di chi ferito e prigioniero attende la morte tra l'indolenza dei passanti e del veterinario che, ligio al dovere, lo lascia nel fusto di catrame perché non censito nell'anagrafe canina reggina.

Secondo quanto riportano le testate giornalistiche e denunciano le associazioni animaliste, il veterinario, chiamato da alcuni cittadini, non avrebbe operato alcun soccorso perché l'animale era privo di microchip.

eurozona, mercati, lavoro, sacralità profanate

La politica del grande calderone non ha dato i frutti sperati e l'unità europea non convince più neanche chi l'ha caldeggiata e sostenuta fino ad oggi.
Inutile ricordare che le sofferenze attuali sono spuntate all'indomani della cosiddetta “globalizzazione”e dalla teorizzazione che le grandi menti scientifiche elargivano a noi ignoranti.

La velocità condiziona e sprona il mondo intero comprese le attività sociali. Il lavoro, l'economia, l'arte, la cultura, i saperi.

Cosicché, dopo l'elogio alla lentezza e alla riflessione, la sacralità del lavoro a servizio dell'uomo, attività care ai filosofi, eccoci paracadutati nell'era della velocità globalizzante.

Correre! È diventato l'imperativo assoluto e “Tesaurizzare il tempo” il dogma contemporaneo. La disciplina del terzo millennio.

Tornare alla lira? Perché no? Se gli Stati, LO STATO ricco d'Europa continua a fare il bello e cattivo tempo nella politica dell'€zona e oltre, perché continuare a reggergli il moccolo!
… Già una volta l'oltranzismo blasfemo di un mentecatto ha generato disgrazie nel mondo ...

mercoledì 20 giugno 2012

Europa, Italia, Spagna, Grecia e lo spread

Stiamo dando i numeri!


400mila lavoratori «lasciati a terra» dalle nuove regole, il ministro parla di «dati fuorvianti che hanno impropriamente alimentato la polemica».
la tabella diramata dall'Inps «lasciava credere che fossero 400mila i lavoratori da salvaguardare, cosa che invece non è».
...ma anche i primi numeri dati dal governo sono inesatti e fino a ieri la versione ufficiale parlava di 65 mila unità danneggiate dalle nuove regole, ora a questa cifra si sono aggiunti altri 55 mila lavoratori. In tutto fanno 120 mila. ...

Numeri numeri numeri. L'errore di fondo sono proprio i numeri! L'errore macroscopico che stiamo facendo tutti è considerare le persone, i saperi, le coscienze, la politica come se fossero entità astratte: numeri! Numeri da far combaciare a esigenze economiche disumane e incivili. Conti in banca!
E la solidarietà!, il welfare!, l'intervento della politica che governa lo Stato e quindi i cittadini cosa ci sta a fare? Aspetta che il divario tra ricchezza e povertà si allarghi a dismisura fino a provocare azioni ben peggiori di quelle che si stanno presentando quotidianamente?

martedì 19 giugno 2012

Catanzaro cancella il suo passato

L'indolenza dei catanzaresi (la maggior parte dei catanzaresi) continua a produrre danni irreparabili alla città.

Come spiegare se no lo scempio che l'amministrazione comunale sta compiendo nel quasi silenzio della maggior parte dei cittadini?
Ma andiamo per ordine.

Dopo lo scandalo delle elezioni, con la ratifica del consiglio comunale appena uscito dalle discutibili consultazioni, la giunta Abramo, come promesso, mette in moto i lavori a Catanzaro Sala nei pressi di quel famoso e tormentato “centro commerciale romani” fermo da troppi anni a causa di cavilli burocratici, denunce e interventi della magistratura.

Ma i lavori in essere non riguardano il “centro commerciale romani” bensì un vecchio sito industriale dove per moltissimi anni si è prodotto cemento per l'edilizia dove, secondo i ben informati, pare ci siano anche tracce di amianto.

L'ex cementificio di Catanzaro Sala è una vasta area abbandonata compresa tra la ferrovia che congiunge Catanzaro Lido fino al centro abitato del quartiere Sala nei pressi di un'altra opera incompiuta che avrebbe dovuto collegare la stazione di Sala alla funicolare e quindi col famigerato “centro commerciale parco romani” sorto sulla sponda destra del torrente fiumarella nella passata giunta Abramo.

L'ex area industriale è imponente e, come auspicato anche da alcune associazioni, l'area sarebbe da collocare nella storia dell'economia catanzarese e dintorni perché trattasi di “archeologia industriale” ancora tutta da scoprire e valorizzare a favore della città.

Ma non la pensa così chi governa il comune. Anzi, alcuni suoi esponenti lanciano proclami assurdi e confondono distruzione con riqualificazione eludendo le molteplici voci della società civile che invocano la bonifica e la riconversione dell'intera area per adibirla a scopi culturali.

L'interrogativo più grande è rivolto ai tantissimi artisti, donne e uomini di cultura... chi sono, che dicono dove sono? e se ci sono, forse non sono a conoscenza, al pari dei loro amministratori catanzaresi, che in Germania e in tantissimi altri posti e persino in Italia governanti e cittadini hanno saputo trarre benefici economici e culturali dai siti industriali dismessi dopo una intelligente rivisitazione strutturale e ricollocazione tematica?

dal produttore al consumatore

In-coerenza. Colture biologiche.


mondo contadino
Sopravvivere è adattarsi alle molteplici esigenze temporanee.
Vivere è volare alto, non dare peso alle piccole fastidiose quotidianità. Non angosciarsi o angosciare perché il mondo non ruota intorno a sé o come si vorrebbe.

Se si riesce a tenere in sé una piccolissima dose di sarcasmo e sorridere delle incoerenze proprie e altrui la vita sembrerà (sarà?) una passeggiata.

I consigli si sprecano come la frutta e la verdura macerata agli angoli delle bancarelle del mercato rionale tra moscerini e avventori per lo più anziani che prima di comprare chiedono i prezzi e fanno conteggi semplici ma necessari per arrivare a fine mese e portare del cibo a casa.
Il venditore grida come se fosse un battitore d'asta il prezzo della sua mercanzia. Le signore comparano i prezzi mentre si spostano da un banco all'altro per dirigersi infine laddove ritengono che i prezzi siano più convenienti.

Tutto a 1 euro! Fagiolini lattuga bietolina...

Il banchetto del contadino è deserto nonostante i prodotti siano coltivati biologicamente. Una signora chiede: a quanto i fagiolini? Tre euro! Tre euro??!! ma se là sta gridando a un euro...
E vada là signora! Ma lei lo sa cosa significa stare una giornata sotto il sole zappare togliere le erbacce pulire dagli infestanti concimare innaffiare...
Va be' va be' allora quello fa le magie? Quei prodotti non sono coltivati nello stesso modo? Eppure costano un terzo di quanto chiedete voi. Anzi dovrebbero costare di più i suoi visto che lui è un commerciante...


sabato 16 giugno 2012

Scalfari e Mauro interrogano Monti

Ascoltare Monti in diretta è positivo.

La sua pacata analisi chiarisce e elimina le frasi catastrofiste care a certo giornalismo che parla alla pancia dei lettori. Non c'è sensazionalismo nell'inflessione del professore. Le sue risposte pacate lasciano ben sperare anche se il suo arrivo a Bologna, protetto dalle forze dell'ordine, ha causato la reazione degli indignati che non accettano il suo modo di fare politica. Reazione subito contenuta dalle manganellate sedative della polizia calate sui manifestanti che volevano oltrepassare la linea rossa per contestare l'arrivo di Monti a Bologna.

Il professore ha risposto esaurientemente alle domande di due giornalisti d'eccezione: Eugenio Scalfari e Ezio Mauro, rispettivamente fondatore e direttore in carica del giornale “la Repubblica”.

Il presidente del consiglio Mario Monti è convinto di riuscire nell'impresa. Magari non in tempi stretti ma continuando su queste linee guida, senza farsi troppe illusioni come fatto fin ora, si riuscirà a superare la crisi nonostante il “cratere si sia ulteriormente allargato” attorno ai sacrifici imposti agli italiani.

Monti ha chiarito alcuni aspetti che in questi giorni hanno creato tensioni emotive nel paese e si è detto fiducioso nei confronti del decreto lavoro della Fornero perché anche lui è positivamente impegnato nel risolvere la questione dei lavoratori rimasti senza impiego e conseguentemente senza salario o pensione. Quindi, stando alle parole di Monti il decreto lavoro non riguarda solo gli esodati, parola che ha preferito non pronunciare, ma tutti quei lavoratori in sofferenza che sopravvivono nel limbo sociale dell'emarginazione.

Secondo il professore la Germania e la Merkel reagiscono al nostro modello di intendere il consumo fondato sul debito perché deleterio e non è approvato dalla mentalità tedesca. Concetto, tutto sommato, condiviso anche da Monti visti i risultati ottenuti dalla discrasia che ha generato il debito pubblico. I tedeschi sono convinti che il loro modello sia quello vincente, e tutto sommato hanno ragione. È importante accettare i ragionamenti altrui, d'altronde, sono passati tanti anni e siamo ancora alle prese con la questione meridonale mentre loro sono riusciti a riunificare le due germanie nonostante i problemi economici correlati al congiungimento delle due realtà. Senza dimenticare però l'impegno sostenuto dall'Italia.

Insomma, si è visto un Monti rasserenante che suggerisce di guardare con occhi benevoli il concetto tedesco e farne tesoro.
Quindi non più spese pazze nel pubblico per foraggiare azioni fallimentari di imprese statali e un taglio netto allo stuolo di manager inutili imposti dalla politica.


Agazio Loiero non lascia la politica

Suonava strana la notizia che svolazzava nel web, ma anche per le strade cittadine calabresi, che enfatizzava l'addio dalla scena politica di Agazio Loiero. 

Stranamente, ma non troppo, alcune voci, un tempo amiche del politico calabrese, inneggiavano compiaciute al suo abbandono ricordando solo “malefatte” e nessun merito raggiunto.
La politica, si sa, è il campo delle possibilità mediate per il raggiungimento di una società migliore. A volte, le strategie, riescono, altre volte no! Non per questo si deve criminalizzare l'avversario politico. Ma questo è il malcostume dei confronti dialettici imbastiti per ferire e annullare politicamente chi non ha realizzato le aspettative degli “aggregati ballerini” quelli che cambiano casacca non per alti concetti più o meno condivisibili ideologicamente ma per mantenere quote di potere personale.
Le affermazioni più cattive sentite? Quelle di alcuni esponenti pd o ex pd, che hanno caldeggiato e sostenuto il governatorato regionale Loiero appena trascorso. Ma , ripeto, è il solito malcostume di una politica rancorosa fatta da gente poco incline ad “un'analisi onestamente sostenibile”.

Comunque, a smentire la notizia apparsa sul quotidiano locale “Calabria Ora” ci pensa il coordinatore provinciale dell'MPA-AD Fabio Celia con la seguente nota:

“Il Coordinatore Nazionale dell’Mpa Agazio Loiero non ha assolutamente dichiarato di voler lasciare la politica ora e quindi la diffusione di tale notizia è più che altro una forzatura”.

E’ categorico nel suo giudizio Fabio Celia “Loiero ha detto di avere ottenuto più di quello che pensava di ottenere all’inizio della sua carriera politica e che quindi non ha nulla da chiedere ad essa. Ma ha soprattutto detto di avere come ultimo scopo, che definisce cruccio, quello di contribuire alla nascita di un grande movimento territoriale e di agevolare la crescita di una nuova classe dirigente capace di progettare e realizzare lo sviluppo reale del territorio calabrese. Noi, conclude Celia, sappiamo bene cosa intende dire, perché insieme stiamo cercando di radicarci sul territorio per divenire voce concreta dei bisogni dei cittadini, oggi più che mai, considerato che la politica vive uno dei peggiori momenti storici. Lavoreremo insieme per fare grande l’Mpa-Ad e per dare risposte serie ed urgenti al nostro territorio regionale che ha enorme bisogno di concretezza e di un vero cambiamento”.

Crederci o no è un problema e una scelta personale! Altra cosa è sparare a zero su personaggi e atti.

la Cultura fuori dal decreto crescita di Monti

Anche per il governo Monti la cultura non produce soldi e non paga debiti.

Lo si evince dal maxidecreto appena varato che mira a rilanciare l'economia italiana, quella reale dei numeri e non l'aleatoria della cultura e dell'arte che, oltre a rimpinguare le finanze disastrate, nutre anche la mente e fa crescere le coscienze se opportunamente gestita.

Nelle intenzioni del governo le misure del decreto dovrebbero attivare 70-80 miliardi di investimenti, incrementare il Pil per favorire i mercati finanziari e magari far calare tassi e spread.

All’Assemblea dei giovani di Confindustria, la settimana scorsa, Passera aveva detto che per rilanciare la crescita non serviva «l’ideona»: e infatti il decreto, con i suoi 61 articoli, è fatto di una serie di misure che insistono sulle solite azioni della politica.
Le misure interessano i settori tradizionalmente trainanti come edilizia e costruzioni ma guardano anche l'innovazione digitale e la green economy.

Secondo il premier Mario Monti si tratta di un pacchetto «organico e robusto». Mentre per Passera è ricco di «riforme strutturali di lungo periodo», che va incontro alla aspettative del direttore della Bundesbank Jens Weidmann.
I 70-80 miliardi che verrebbero «mobilitati» sono in minima parte soldi pubblici.

La scommessa di Passera è che le misure inducano i privati a investire, innescando un progressivo circuito di fiducia. E, con l’aumento al 50% delle deduzioni per le ristrutturazioni edilizie, riuscire ad indurre le famiglie a spendere i risparmi per migliorare quello che è l’investimento più sicuro, cioè la propria abitazione. (e qua, scusate, mi scappa da ridere, viste le tantissime tasse che gravano sulla casa)

ma vediamo, in sintesi alcune delle norme varate

ristrutturazioni:
Passa dal 36% al 50% la quota di detrazione Irpef per le ristrutturazioni fino a 96.000 euro e fino al 30 giugno 2013.

credito d'imposta:
Arriva il credito d’imposta del 35%, con un limite massimo pari a 200 mila euro annui ad impresa per l’assunzione di personale qualificato.

I Comuni potranno utilizzare i crediti d’imposta per la realizzazione di opere infrastrutturali necessarie per migliorare i servizi pubblici.

Giovani e green economy:
Finanziamenti agevolati alle aziende che investono in progetti di «green economy» e che assumono a tempo indeterminato under 35 e giovani laureati.

Project bond:
Arrivano le obbligazioni da parte delle società di progetto sul modello europeo. I project bond saranno «appetibili per gli investitori» per realizzare nuove infrastrutture. Aliquota al 12,5%.

fondo imprese:
Viene costituito un Fondo per la crescita sostenibile con un budget di 2 miliardi.

Liberalizzazione, srl per tutti
La srl semplificata per gli under 35, viene estesa dal decreto sviluppo a tutti ma con paletti sul capitale.

Imu edilizia:
Per le imprese edili sarebbe al momento saltata la norma per escludere per tre anni dall’Imu, gli immobili invenduti. L’intervento era previsto nella bozza del provvedimento arrivata in cdm. Resta la compensazione Iva.

Aziende in crisi:
Le aziende colpite dalla crisi, ma che hanno comunque prospettive di ripresa, non saranno obbligate a dichiarare il fallimento ma potranno ricorrere direttamente al concordato preventivo.

Banco alimentare:
Viene istituito all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura un fondo per il finanziamento dei programmi di distribuzione di derrate alimentari ai poveri.

Proroga sistri:
Si proroga al 31 dicembre 2013 il termine per l’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri).

Piano città
Per l’attuazione arriva una cabina di regia.

Taxi:
Viene prorogato a fine anno il decreto per impedire l’esercizio abusivo del servizio taxi.

Tracciabilità sussidi e compensi:
Andranno sul web sovvenzioni, contributi e sussidi alle imprese e l’attribuzione di compensi a persone e imprese di importo complessivo superiore a 1.000 euro.

Nel campo della giustizia:
Arrivano rimborsi più veloci per i processi civili troppo lunghi.

Si punta a migliorare l’efficienza delle impugnazioni sia di merito che di legittimità.

Digitale:
Viene istituita l’Agenzia per l’Italia Digitale sotto la vigilanza del Presidente del Consiglio.

Idrocarburi:
Si stabilisce una fascia di rispetto unica, per petrolio e per gas, e più rigida, passando dal minimo di 5 miglia alle 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, per qualunque nuova attività di prospezione, ricerca e coltivazione.

Carburanti:
Dal 2013 l’import di prodotti petroliferi finiti liquidi da Paesi non appartenenti all’Ue dovrà essere autorizzata dal Ministero dello sviluppo.

Organico ice e enit:
È fissata a 450 la dotazione organica dell’Agenzia con la conseguente entrata nei ruoli del Mise del rimanente personale dipendente. Viene inoltre avviata la riorganizzazione della rete Enit all’estero.

Pesca
Viene introdotto un sistema volontario di indicazione dell’origine per chi vende al dettaglio prodotti della pesca, così da poter segnalare al consumatore la dicitura "prodotto italiano".

Coperture finanziarie:
La copertura finanziaria sarà reperita, a partire dal 2013, con riduzioni di spesa e con le maggiori entrate previste dalle sanzioni introdotte del provvedimento per chi viola le regole per i prodotti a denominazione di origine protetta o Igp. Nuove entrate sono attese con l’armonizzazione del trattamento fiscale tra le polizze emesse da assicurazioni italiane ed estere che non pagano l’imposta annua dello 0,35%.  

venerdì 15 giugno 2012

Società dei numeri dei senza lavoro e tutele

Ho lavorato in vari campi e versato sempre i contributi. 

Ho lottato per i diritti dei lavoratori che ora vedo calpestati. Ho sperato in un futuro migliore e per un brevissimo lasso di tempo ho creduto di avere raggiunto la libertà, la giustizia e la solidarietà attraverso il lavoro.
Ma forse è stata solo un'illusione, ho frainteso.

Stiamo vivendo un momento terribile e siamo nuovamente a difendere traguardi raggiunti e assodati come il diritto al lavoro, alla sua tutela e, raggiunti gli anni del congedo, ad una giusta pensione.

Cosa non ha funzionato?
Le parti sociali si incontrano, fanno finta di litigare per poi capirsi dopo estenuanti trattative.

Ultima, quella di Landini con la Fornero che lascia in aria tatto fumo fritto e nessun accordo concreto che tuteli il futuro dei tantissimi lavoratori rimasti senza lavoro alla veneranda età compresa tra i 40 e 50 anni non più spendibile nel mercato del lavoro concepito dalla famelica concezione attuale imperniata tutta sui numeri.

Landini chiede un incontro al ministro del lavoro, Elsa Fornero.
Incontro subito accordato. Landini e Fornero faccia a faccia per due ore al ministero nel pomeriggio di ieri; definito "importante" dal leader Fiom "per ricostruire un clima di fiducia", ovviamente"non risolutivo", ma che ha dimostrato "la capacità di ascolto del ministro Fornero" anche se le distanze sulla riforma del lavoro e su quella delle pensioni restano intatte.

La Fiom, durante l'incontro, ha posto anche la questione degli esodati sulla quale il ministro si è riservata di rispondere, probabilmente lo farà in Parlamento la prossima settimana, assicurando però che "l'idea del governo è quella di salvaguardare i diritti".
"Non credo che un incontro possa risolvere annosi problemi ma riconosco a Fornero la capacità di ascoltare. Quello che deve capire però è che se vogliono rispondere ai problemi del Paese devono tenere conto delle richieste dei lavoratori nei provvedimenti che dovranno prendere".
"c'è un vuoto di politica industriale che mette a rischio seriamente buona parte dell'industria italiana". E sull'articolo 18, terreno quanto mai minato e su cui un avvicinamento è pressoché impossibile, i metalmeccanici della Cgil hanno ribadito il loro no alla riforma e chiesto "un intervento di governo e Parlamento che garantisca invece l'applicazione effettiva dell'art. 19 come un passo avanti per affermare la democrazia nei luoghi di lavoro".
Insomma un ritornello trito e ritrito che non fa altro che peggiorare la situazione in cui versiamo come cittadini e come nazione.

Si dovrebbe avere il coraggio di smettere con le cifre, i numeri, i giochi delle parti, spogliarsi e bruciare divise, tute, doppiopetto, tailleur e badare alle esigenze dell'uomo nella sua interezza.



giovedì 14 giugno 2012

Monti, la politica e i cittadini

Monti inizia a preoccupare perché le sue esternazioni lo conducono a tenere le distanze dalla gente, dalle preoccupazioni dei cittadini e dalla realtà del Paese.

Monti, in Germania confida che il non essere un politico di professione lo rende più responsabile: «Non devo rispondere agli elettori ma a un Parlamento dove ottenere la fiducia, non devo scendere in strada per trovare voti. Questo mi rende però molto più responsabile, non meno».

Vero! Ma forse il professore dimentica da chi è composto il Parlamento attuale e chi sono i politici che lo assediano e quanto siano stimati dal “popolo”.

Tra le preoccupazioni generali del momento una vecchia “novità” rispunta caldeggiata dal

Presidente del Consiglio, sempre annunciata a Berlino: il Governo sta lavorando a uno strumento per la vendita degli asset pubblici. E, a chi gli chiede se escluda la cessione dell'attivo del settore pubblico, Monti risponde con prontezza: «Non solo non la escludiamo ma la stiamo preparando e presto seguiranno atti concreti. Abbiamo predisposto veicoli, fondi mobiliari e immobiliari, attraverso i quali convogliare, in vista di cessioni, attività del settore pubblico, prevalentemente a livello regionale e comunale».

E' come dichiarare apertamente la volontà di abdicazione del sociale e cedere i gioielli di famiglia a chi detiene il potere economico e causato gran parte dei mali attuali che, quindi, può continuare ad affamare, fare il bello e cattivo tempo specie dopo avere acquisito i diritti dei beni comuni finora mal gestiti da una classe politica asservita.
Possibile che territorio e monumenti, demanio e attività che servono la comunità possano produrre ricchezza solo quando sotto padrone privato?

Può darsi che mi sfugga qualcosa... ma la preoccupazione per un “sociale privatistico che bada al guadagno personalistico a discapito dei deboli” resta.

mercoledì 13 giugno 2012

Elsa Fornero, la lady di ferro nostrana

Pare che la relazione dell’Inps contestata da Elsa Fornero sia stata chiesta da lei stessa all’ente che cura i fondi pensionistici dei lavoratori sei mesi fa.
Il documento che ha fatto andare su tutte le furie la Fornero perché secondo lei provoca «disagio sociale» secondo alcune notizie è stato sulla sua scrivania fin da gennaio. Non chiuso o nascosto in un cassetto ma valutato e soppesato dai tecnici chiamati a stilare il decreto interministeriale che dei 390mila esodati calcolati dall’Inps ne ha «salvaguardati» solo 65mila.

Perché la Fornero si è scaldata fino a trascendere nella dialettica e sentenziare il licenziamento, cosa sicura se si fosse trattato di un ente privato, e tuonare contro i vertici INPS?
Esternazioni che lasciano intendere il vero volto della Ministra. Altro che lacrime!

Alla luce di questi fatti si comprende la manovra e l'abolizione voluta dalla professoressa dell'articolo 18dello statuto dei lavoratori, che, ricordiamolo, tutelava i lavoratori dai licenziamenti facili quali, e qui abbiamo contezza, la reazione piccata di un alto dirigente nei confronti di subalterni che hanno prodotto azioni non consoni alla linea del comando politico.
Altro che Machiavelli!
ma... non è che si torna a parlare di rupe? Quella famosa rupe di Sparta che accoglieva in un abbraccio di morte disabili e vecchi perché nonutili alla società?

lunedì 11 giugno 2012

Scandalosa Madonna

l'esibizione di Madonna


NO FEAR! Niente paura!


D'altronde perché avere paura o turbarsi alla vista di un seno leggermente cascante di una donna che ha superato i 50 da un po'?

È da lì che abbiamo tratto il primo piacere! Un piacere infantile che trovava la sua ragione nella suzione e nella conseguenziale sensazione di sazietà che arrivava al cervello dopo aver riempito lo stomaco di latte materno e si spegneva nel sonno rigenerante.
Una tetta per crescere! Diventare donne e uomini liberi. Liberi da preconcetti e falsità.

...Ma era necessaria la provocazione della signora Ciccone in arte Madonna? Forse,sì! ... è un ottimo spot pubblicitario che fa parlare chiunque, anche i più emancipati e catalizza le attenzioni specie se fa scandalo, mostra tette culi e fa vedere biancheria sex.

Il gossip è pane per marionette pop; promuove il mondo dello spettacolo più di ogni altra forma e nei linguaggi della comunicazione è al top.

ma... NESSUNA PAURA... passerà anche questa e nessuno si ricorderà più della signora attempata col culo di fuori che se la prende con la religione i crocefissi e gli angeli.

Catanzaro, via del gelso bianco e filanda, origini

foglie e frutti di gelso bianco
C'è stato un tempo in cui la creatività dell'uomo riuscì a trarre ricchezze dalla trasformazione rispettosa della natura e intere città progredirono!

 Catanzaro porta ancora dietro le tracce storiche di queste opportunità ormai vive solo nei musei che conservano i damaschi e nella toponomastica cittadina del centro storico e precisamente nelle zone definite “gelso bianco” e “filanda”.

Gli orti i giardini e la campagna limitrofa all'area urbana, fino al secolo scorso, erano fonti di guadagno per i catanzaresi che, com'è noto, esportavano le sete damascate in Francia ed in tutta Europa.

Gli alberi di gelso producevano more con le quali le massaie confezionavano confetture ma non era questa la vera fonte di guadagno bensì l'ospite che si nutriva delle foglie dell'albero di gelso: il baco da seta!

I bossoli del baco da seta, opportunamente trattati, dipanati e trasformati in filati pregevoli, da via del gelso bianco si spostavano nel quartiere della “Filanda” dove le tessitrici compivano la magia della creazione col tessuto trattato e colorato dai tintori con accorgimenti che resero alla città vanto e onori, grazie, appunto al pregiato artigianato locale della tessitura.

Risposta col loden di Monti a Scalfari

Lezione magistralis del prof. Mario Monti su meritocrazia e riconoscimento delle professionalità acquisite.

Non poteva essere altro che questa! La risposta del prof. Mario a Eugenio Scalfaro circa le emanazioni dei poteri forti nei confronti di Catricalà, Fortunato e Canzio.

"Non ho avuto finora alcun motivo -risponde oggi su Repubblica il premier- per rammaricarmi delle scelte che ho fatto nel novembre scorso. Ho anzi apprezzato le loro qualità e il loro spirito di servizio. Naturalmente, nel caso riscontrassi in loro, come in qualsiasi altro collaboratore, anche un solo caso di mancata correttezza o lealta', non esiterei a privarmi della loro collaborazione".

"Quando ho nominato sottosegretario Catricalà e confermato nelle loro posizioni Fortunato e Canzio non ero certo all'oscuro dei loro rispettivi percorsi di carriera, ne' di chi avesse avuto un ruolo decisivo nel valorizzarli in passato", sottolinea Monti replicando a Scalfari che aveva scritto come Catricalà fosse una 'creatura' di Gianni Letta e Fortunato e Canzio di Giulio Tremonti. Si tratta di qualificati funzionari dello Stato e nel decidere di avvalermi della loro collaborazione li ho valutati alla luce di quelle che, dopo attento esame, mi sono parse le loro caratteristiche di competenza, integrità, autorevolezza nell'esercitare le funzioni ad essi attribuite, lealtà. Lealtà allo Stato e alle linee programmatiche del governo, non ad una 'mia' parte politica, che come e' noto non esiste".

"Certo, le due posizioni al ministero dell'Economia e delle finanze, oltre, beninteso, a quella di sottosegretario, rientrano nello 'spoil system'. Avrei perciò potuto modificarne a mia discrezione i titolari, magari per il fatto -sottolinea il premier- che il ministro che li aveva nominati non sempre aveva mostrato particolare rispetto per le mie tesi di politica economica (o per la mia persona) nel corso degli anni"."Ma non credo sia questo il modo corretto di intendere lo 'spoil system'.
Soprattutto se si e' a capo di un governo sostenuto da una maggioranza che e' composta da forze politiche antagoniste tra loro, con anime culturali e ambienti di riferimento spesso antitetici. Devo cercare, e' stata la mia convinzione fin dall'inizio, di estrarre il meglio da ogni forza e di rendere compatibile ciò che 'in natura' (cioè nei molti anni di bipolarismo che ci hanno portato alla crisi del novembre 2011) ha mostrato di non esserlo. In altre parole, non avrei potuto, ma neppure voluto -conclude Monti- evitare di prendere in considerazione professionalità di valore solo perché erano 'creature' di Gianni Letta o di Tremonti. O di Bersani, Casini o Alfano''.


Magari si diffondesse un simile pensiero nell'Italia delle spartizioni e dei dirigenti fantocci.
Sia ben chiaro: stimo il giornalista Eugenio Scalfari e lo ritengo uno degli ultimi uomini appartenenti al “vecchio modello di fare giornalismo”; forse un tantino manicheo, ma comunque intellettualmente onesto!


sabato 9 giugno 2012

RAI, dopo le lottizzazioni dei partiti le nomine di Monti

Anche in RAI, per Monti servono i “tecnici” per risolvere i problemi aziendali e contrastare la politica delle spartizioni.

A parte i molti dubbi che rimangono in piedi e considerando l'azione dei partiti di maggioranza che continueranno a condizionare le scelte dell'azienda pubblica  è davvero credibile che la nomina di due tecnici senz'altro bravissimi ma dedicati fin ora ad altro mestiere visto le provenienze che può salvare la RAI?

Per Carlo Marroni del sole 24 ore la nomina di Tarantola e Gubitosi è “un'azione rivoluzionaria per la politica italiana e segna uno spartiacque decisivo nella vita nazionale. Una scelta forte e coraggiosa del premier Monti, fuori dal recinto delle spartizioni tra partiti che solo tre giorni fa hanno dato sull'assegnazione delle poltrone uno spettacolo tutt'altro che esemplare.

Monti sorprende tutti (?) e designa alla guida dell'azienda due tecnici veri, conosciuti soprattutto in campo economico e finanziario. Il messaggio che sottende queste nomine è che la Rai deve prima di tutto tornare ad essere una vera azienda, quindi con conti in ordine e gestione in equilibrio, piani di investimento lungimiranti e indebitamento sostenibile. Insomma, costi e ricavi devono tornare ad essere una seria cartina di tornasole, perché solo con una buona gestione si può continuare a produrre cultura, informazione e intrattenimento.

brrrr... brividi lungo la schiena.... Ma se è proprio a causa dei conti squinternati delle banche che hanno pensato esclusivamente a fare cassa e per colpa dei banchieri famelici che ci troviamo in piena recessione economica!
Senza contare le guerre intestine accese nei vari campi dell'economia, della comunicazione e della cosiddetta cultura!
Già, cultura... e la cultura della vita? quella che dovrebbe promuovere il rispetto delle persone può essere condizionata da freddi conteggi numerici che quantificano profitti per pochi?

Ma cerchiamo di conoscere i due salvatori del servizio pubblico:

Anna Maria Tarantola è uno dei massimi esperti di vigilanza bancaria, che, secondo quanto riportato dal “sole 24” rispetta le regole coniugate con la sana gestione.
Il suo nome era circolato con insistenza nei giorni in cui si doveva scegliere il successore di Mario Draghi alla banca d'Italia, poi la scelta cadde su Ignazio Visco, ma nessuno aveva messo in dubbio che non fosse una candidatura autorevole.
Perciò, la sua nomina segnala un aspetto freddo che non ha nulla a che vedere con la gestione di una fucina massmediatica come la RAI. E ancora una volta il Governo torna a pescare i suoi tecnici dentro la Banca d'Italia che conferma il suo ruolo di primaria riserva della Repubblica. Perchè non farlo nel campo delle professioni?

Luigi Gubitosi è uno stimato uomo d'azienda, che ha dato prova di valore in Italia e sui mercati internazionali. Sempre secondo il quotidiano di confindustria, perché ha diretto la finanza della Fiat, (e a tal proposito abbiamo visto come Marchionne ha trattato l'Italia e gli Italiani dopo che la fiat ha preso soldi per oltre 50 anni dallo Stato) ma non è finita qui! Gubitosi ha guidato per anni la Wind. Finanza e telecomunicazioni, (e anche qui ci sarebbe di chè parlare). Queste caratteristiche, secondo il ragionamento dei tecnici che basano tutta l'esistenza sui numeri, sono i campi dove c'è più necessità di intervenire in Rai: razionalizzazione delle spese e delle risorse da una parte, sviluppo di nuove tecnologie e connessioni dall'altro.

Insomma, dalla padella nelle braci! Unica speranza: trovare le braci consumate. Perchè a questo punto non si sa chi è più pericoloso, se il sistema delle lottizzazioni dei partiti o il freddo calcolo delle entrate e delle uscite.

...ma forse non tutto è perduto! chissà! forse proprio in funzione dei guadagni qualcuno si ricorderà di Santoro e la sua banda che oltre a fare un ottimo share faceva anche incetta di sponsor pubblicità e quindi soldini per mamma rai.
Forse si potrebbe anche supporre il ritorno di Guzzanti Luttazzi Grillo e dei discepoli di Biagi...

giovedì 7 giugno 2012

politici al governo, nomine e spartizioni 2012

bruno vespa e consorte augusta iannini
Non si riesce a capire se i dirigenti nazionali, politici e non, stiano costruendo o distruggendo un nuovo corso della storia d'Italia. Ma a primo acchito sembra di no vista l'ultima spartizione fatta in barba, per non dire “fottendosene” dei novanta curriculum spediti in Parlamento per le nomine in oggetto, votati in Aula, senza sorpresa e tra mille polemiche.

Ancora una volta le nomine sono il risultato spartitorio tra i partiti.

A far discutere non è solo il metodo col quale la maggioranza (che sostiene Monti) ha nominato i componenti delle Authority in scadenza, ma principalmente i nomi dei nuovi commissari.

La Camera dei deputati ha eletto all'Agcom Maurizio Decina, ordinario al Politecnico di Milano e Antonio Martusciello, ex sottosegretario con Berlusconi. Alla Privacy vanno invece Giovanna Bianchi Clerici in quota Lega-Pdl e Antonello Soro, ex presidente dei deputati del Pd molto vicino al capogruppo Dario Franceschini. Il nuovo componente del Consiglio superiore della giustizia amministrativa è Giuseppe Lauricella, eletto da Montecitorio con 322 voti.
Anche al senato non si scherza! E con una votazione analoga con estrema tranquillità entrano all'Agcom Francesco Posteraro, vicesegretario alla Camera e Antonio Preto, già capo di Gabinetto di Antonio Tajani in Europa.
Per la Privacy, sono stati nominati Augusta Iannini, capo dell'ufficio legislativo del ministero della Giustizia (moglie di Bruno Vespa) e Licia Califano, docente di Diritto costituzionale a Urbino.
L'accordo tra Pd, Pdl e Terzo polo ha spazzat via giuristi come Gustavo Zagrebelsky, Valerio Onida e Stefano Rodotà - proposti dall'associazione Articolo 21 per l'Agcom - e professori meno noti ma molto titolati, sponsorizzati dal web. Stefano Quintarelli, che aveva lanciato sulla Rete la sua candidatura, si è fermato a 15 voti.
E poi parlano dell'ondata “atipolitica” che sta inondando l'Italia!

mercoledì 6 giugno 2012

le conquiste sociali del granchio

Pari opportunità!


Pari opportunità significa dare a chiunque la possibilità di vivere dignitosamente e di realizzare i propri sogni attraverso il lavoro, lo studio, la cultura.

Pari opportunità vuol dire uguaglianza, sempre!, nel bene e nel male.

Pari opportunità non significa privilegi per pochi e stipendi da 400 mila euro l'anno per gli amici degli amici messi a governare risorse pubbliche senza produrre ricchezza per il Paese.

Pari opportunità...

... tessera dopo tessera, il puzzle delle conquiste civili che i nostri padri hanno composto dagli anni 70 in poi, (per stare negli ultimi quarant'anni) si sta sgretolando... in maniera impari!  

Catanzaro, la città che non c'è

In queste ore due notizie passano di bocca in bocca e turbano gli animi dei catanzaresi non avvezzi ai gesti eclatanti della microcriminalità o, forse, alle azioni di qualche disperato stretto nella morsa dei bisogni primari dalle ristrettezze economiche che toccano vecchie e nuove povertà.

Il tentato furto in banca nei pressi del tribunale sventato nell'immediatezza dai carabinieri fa pensare all'azione di due o più disperati che tentano l'assalto agli sportelli della carime armati di taglierini, spinti da tanta esasperazione emotiva e dai bisogni impellenti quotidiani, salvo non si scopra siano dei teppistelli di infimo ordine mandati a intimorire o seminare panico nella città morta.

martedì 5 giugno 2012

IMU, non tutti devono pagarla

l'IMU non è vessatoria anche se...

Salvo nuove sorprese o smentite molti contribuenti non pagano la famigerata e temuta IMU sulla prima casa a condizione che usufruiscano di tutti i benefici previsti nella stessa manovra.

Per il resto, chi possiede una seconda casa in città e o al mare si trova a pagare una sorta di ici maggiorata ma che nel complesso non mette sul lastrico più di quanto non lo sia già.

Qualche problema in più, l'IMU e gli altri rincari programmati per pareggiare o contenere il debito pubblico, se lo trova chi non ha un reddito reale, vale a dire chi non percepisce un salario da dipendente, assimilato o libero lavoratore. E il mio pensiero va proprio a queste categorie di persone. Cosa succederà a quanti non possono pagare le tasse? Saranno buttati fuori dalla loro casa, costruita con più o meno sacrifici negli anni in cui si sentivano dignitosamente lavoratori?

Forse, sarebbe opportuno rivedere ulteriormente il peso del debito pubblico e magari redistribuirlo con maggiore oculatezza.

Monti, semplifica i tributi!

'STA CAZZO DI IMU!


Il web è pieno: trova la rendita catastale moltiplicala per rivalutarla aggiungi o togli se è prima o seconda casa se hai figli sotto i 26 anni che vivono in famiglia stabilmente e paga la prima rata entro il 18 giugno! Però scrivi in agenda l'importo perché poi, quando il comune avrà fissato la sua aliquota dovrai rifare i conteggi e conguagliare, se malauguratamente hai versato di più cerchi il rimborso che si perderà nei meandri burocratici degli uffici comunali o statali.

Ma una cazzo di tassa più semplice NO EH?
E pensare che quando ho comprato casa mi sono sentito al sicuro!

Ciliege per curare infezioni e costipazioni

I metodi naturali adoperati dalla nonna per farmi andare al bagno o disinfettare le vie urinarie in maniera dolce con la frutta di stagione in alcuni momenti mi hanno fatto sorridere per la semplicità, oserei dire ingenuità, di quella saggezza tramandata da madre a figlia basata sulla fiducia piuttosto che su elucubrazioni mentali complessi.

Ricordo il decotto di gambi di ciliegi, che mi propinava non appena si accorgeva dell'insorgere di infezioni alle vie urinarie. Mi sovviene adesso perché tempo di ciliege! E mentre ne mangio, ricordo ancora le sue parole: sono meglio del latte e ti fanno andare di corpo senza provocarti la diarrea.

Ma il mio piacere più grande consisteva nel mangiarle accovacciato sull'albero. Sceglievo un bel ramo robusto e piluccavo dai rami carichi che cadevano attorno a me. Uno tira l'altro! Vale anche adesso che li mangio comodamente seduto in cucina. E mentre metto da parte i gambi mi sembra di vedere mia nonna che diligentemente li metteva da parte e li essiccava per il decotto; lei diceva per me ma poi lo beveva anche lei come cura contro la ritenzione idrica. Li metteva a macerare nell'acqua per una notte e al mattino li faceva bollire per 10 minuti.
Ma quando l'infiammazione diventava cistite allora ricorreva al decotto con le foglie del pero.

lunedì 4 giugno 2012

IMU, come, quando e dove pagare

Il 18 giugno si deve pagare la prima tranche dell'IMU, la tassa sulla casa che sostituisce l'ICI che riguarda tutti i proprietari di immobili situati sul territorio italiano e tutti coloro che su di essi sono titolari di un diritto reale di godimento, come usufruttuari o chi ha un diritto d'abitazione cioè il coniuge superstite sulla casa di famiglia, di uso, di enfiteusi e di superficie.

In caso di separazione, è l'ex coniuge affidatario della casa coniugale a dover effettuare il pagamento, anche se non proprietario con applicazione dell'aliquota ridotta per l'abitazione principale e delle detrazioni.
L'imposta va versata anche dalle società per tutti gli immobili posseduti, utilizzati nell'esercizio della propria attività.
Nel caso di più comproprietari - o di più contitolari di un diritto reale - l'imposta è pagata da ciascuno in proporzione alla propria quota e con versamenti separati.

L'Imu si applica a qualunque immobile, compresa l'abitazione principale e relative pertinenze.
La nuova imposta municipale è quindi dovuta su:
fabbricati; aree fabbricabili (conta il valore commerciale al primo gennaio 2012);
terreni, sia quelli agricoli sia quelli incolti, inclusi gli orticelli che erano finora esenti dall'Ici. Sono, però, esenti i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina.
Per i fabbricati in corso di costruzione o di ricostruzione, oppure oggetto di interventi di radicale recupero edilizio, l'imposta si applica sull'area fabbricabile fino alla data di ultimazione dei lavori, ovvero, se antecedente, a quella di utilizzo del fabbricato.

Il meccanismo di calcolo è analogo a quello dell'Ici ma con coefficienti moltiplicatori più alti. Si parte sempre dalla rendita catastale attribuita all'immobile al 1° gennaio dell'anno che, come in passato, deve essere rivalutata del 5%.
Per trovare la rendita si può consultare il rogito o una visura catastale recente (si può ottenere anche dal quadro RB del modello Unico o B del 730. ricordando, però, che nel mod Unico la rendita è già incrementata del 5% (non occorre quindi rivalutarla), mentre nel 730 viene indicato l'importo base (quindi da maggiorare).
La rendita rivalutata del 5% va moltiplicata - come per l'Ici - per una serie di coefficienti che variano a seconda della tipologia dell'immobile.
Per le abitazioni e relative pertinenze il coefficiente è di 160 (era 100 con l'Ici, l'aumento è quindi del 60%); per gli uffici è 80 (era 55) e per i negozi 55 (era 34).

Base imponibile dimezzata per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, per il periodo dell'anno in cui sussistono tali condizioni, da accertare da un tecnico comunale. Dimezzata la base di calcolo anche per i fabbricati di interesse storico e artistico.

Per i terreni agricoli il valore imponibile si ottiene moltiplicando il reddito dominicale risultante in catasto al 1° gennaio dell'anno d'imposta, rivalutato del 25% e moltiplicato poi per 135 (o 110 per i terreni posseduti e utilizzati direttamente da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali).

Come già detto la prima rata deve essere versata entro il 18 giugno adoperando le aliquote base, anche se il comune ha già deliberato in merito.
E cioè:
0,4% per le abitazioni principali e relative pertinenze;
0,76% per gli altri immobili (seconde case, case affittate, aree fabbricabili, terreni agricoli);
0,2% per i fabbricati rurali strumentali.

L'imposta ottenuta, applicando le aliquote alla base imponibile, va suddivisa per le quote di possesso e per il periodo di possesso (con 15 giorni di possesso si conteggia un mese).
La seconda rata, 18 dicembre, dovrà tenere conto delle aliquote definitive e dell'importo dell'acconto.
Solo per l'abitazione principale e relative pertinenze l'importo può essere suddiviso in tre tranche con scadenza 18 giugno, 17 settembre e saldo il 18 dicembre. i pagamenti devono essere effettuati in banca col mod F24


Il pagamento non è dovuto se l’imposta annuale non supera 12 euro

c'era una volta in Calabria

Archeologia di un mondo che non c'è più

immagine tratta dal libro "I braccianti in Calabria" di Ledda e Veltri
"attimi di vita contadina"  foto Ledda/Veltri
"I braccianti in Calabria" 1983

Quando la terra si lavorava con la forza delle braccia e l'aratro era trainato dai buoi i contadini vivevano di stenti e di fatica. In quel tempo l'unico sostentamento proveniva dalla terra e dalle colture che il contadino riusciva a produrre. Perciò, il suo problema non era lo spread o la tassa sulla casa e neanche la macchina e i relativi giochetti strategici di Marchionne. Il contadino pregava la Divina Provvidenza, suo unico concessionario di fiducia, affinché facesse piovere nel momento giusto così da ottenere un buon raccolto e ché non si ammalassero gli armenti, l'asino, le capre, il maiale, le galline.

Il contadino si alzava al levar del sole e, bardato l'asino, si avviava a controllare il podere sulla soma del ciuco. Dava l'acqua alle colture attraverso una serie di ruscelli d'irrigazione che lui stesso scavava nel terreno e “stagghiava l'acqua” mandava l'acqua dove era necessaria, estirpava le erbacce infestanti e raccoglieva gli ortaggi e la frutta maturata dal sole.

L'acqua del fiume o della sorgente era di tutti e le regole di buon vicinato, affinché nessuno rimanesse senza, imponevano la turnazione programmata per le innaffiature dei poderi.
Ovviamente i terreni limitrofi ai pozzi d'acqua, alle fiumare o con sorgenti proprie erano le più ricche e ambite.

Gli utensili del mondo rurale erano pochi ma necessari: zappe, vanghe, tridenti, rastrelli, “chjiantaturi” punteruoli autoprodotti con dei rami e servivano per piantare le giovani piantine. Cesti, panieri e cannicci per raccogliere e contenere i frutti o essiccarli al sole.
E poi c'erano i cocci per mangiare o contenere le provviste in salamoia, sotto sale o ricoperti con la sugna di maiale che in dialetto calabrese si chiamano: salàturi, 'nsàlatera, pìgnata, vòzza.
La brocca, (a vòzza) è un recipiente di terracotta che un tempo conteneva l'acqua o il vino oggi è un souvenir.  

domenica 3 giugno 2012

La condizione degli anziani

Quando sarò vecchio.


Ho trovato questa lettera su fb e non nascondo che mentre la leggevo ho sentito qualcosa smuoversi dentro.Faccio copia e incolla, aggiungo qualche correzione, con la speranza che la legga anche la signora che stamattina ha inveito contro la suocera vecchia e inabile. La signora isterica che ha lasciato volare dalla finestra parole pesanti come pietre e hanno invaso il quartiere.Grida pesanti e indecorose per lei che li pronunciava e per il marito che non la zittiva.

“Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi … abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.

Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose non mi interrompere ascoltami; quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.

Ricorda la pazienza che ho avuto nell'insegnarti l’abc della vita e tienilo sempre a mente; ma non per questo, se ad un certo punto della mia esistenza non riuscirò più a ricordare o perderò il filo del discorso, devi compatirmi! ma per amore dammi il tempo necessario per ricordare, e se non ci riuscirò non ti innervosire; la cosa più importante per gli anziani genitori è stare con i figli, essere e sentirsi amati, sapere di essere ascoltati. Perciò, figlio mio, q
uando le mie gambe stanche non mi consentiranno di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i primi passi.
E non arrabbiarti se dovessi invocare la morte, un giorno comprenderai cosa spinge a dirlo. Cerca di capire che ad una certa età non si vive, si sopravvive.
E non serve a nessuno se un giorno, quando non ci sarò, scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te e che ho tentato di spianarti la strada, sempre. 
Dammi un po’ del tuo tempo, ora!, dammi un po’ della tua pazienza, e all'occorrenza una spalla su cui poggiare la testa, come ho fatto con te: la vita è una ruota che gira.

Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza, dignitosamente, in cambio, io posso darti un sorriso e l’immenso amore che continua a crescere per te.

Ti amo figlio mio  

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI e elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

Post suggerito

Le seduzioni dell'arte

Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress ... analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Flussi e riflussi storici

SPAZIO ALLA CREATIVITA'

SPAZIO ALLA CREATIVITA'
La creatività è femmina

un pizzico di ... Sapore

Un pizzico di ---- cultura --- folklore --- storia --- a spasso tra i paesi della Calabria e non solo. ---Incontri a ore 12 Notizie & ...Eventi ...at 12 o'clock... Opinioni ... works in progress, analisi e opinioni a confronto
Itinerari gastronomici e cucina mediterranea

Cucina Calabrese

Cucina Calabrese
... di necessità virtù
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

post in progress

a ore 12 ...accade davanti ai nostri occhi e ne parliamo...at 12 o'clock post in progress
e-mail: arteesocieta@gmail.com
...OPINIONI A CONFRONTO ...

...OPINIONI A CONFRONTO ...

POST IN PROGRESS

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

UN PONTE

UN PONTE
SULLA IR/REALTA'

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Translate