lunedì 31 ottobre 2011

oktober rock live vascorock'nroll show


CATANZARO, GAGLIANO, OKTOBER ROCK

VASCO ROCK'N ROLL SHOW TRIBUTE BAND

la nostra relazione: quando la passione porta lontano

La nostra relazione. Ragionamento semiserio sulle note di una canzonetta rock.

E mentre in Italia si litiga per le leadership qualcosa di veramente nuovo agita come sempre le coscienze dei giovani.
Si dice che siano i giovani ad avere il coraggio di picconare il sistema, non quelli che vestono panni giovanili, frequentano pub e discoteche ma con lo sguardo rivolto al sistema affaristico consolidato da poteri forti e dai nomi camaleontici.
Alcuni sanno mimetizzarsi bene, forti dell'età anagrafica agitano le acque, cavalcano idee suggerite da qualche vecchio regista nascosto e rottamano di qua e di là mentre i dirigenti nazionali distraggono la collettività con false inchieste e programmi mediatici degni delle discariche per i rifiuti speciali.
Sembra che il sistema sociale attuale sia programmato dai furbi per i furbi.
Anche se la sensazione è che alla fine siamo tutti dei grandi furbacchioni impegnati a difendere interessi personali; a zittire giornalisti e voci discordanti scomode, in realtà i giovani si sono scocciati di assistere ai talk show della politica di parte, falsa e inconcludente.
Chi contesta il sistema solitamente lo fa perché vorrebbe che fosse migliore e avesse rispetto per quanti sono tenuti ai margini della povertà materiale e culturale da una élite egoista.

Sembrerà strano, ma questi pensieri aleggiano nell'aria sulle note di una canzone di Vasco. Una canzoncina all'apparenza banale che parla di una relazione sentimentale rabberciata e ambigua. Una storia intima che per osmosi penetra i campi del sociale e della politica.

Qualcuno ha detto che i fumetti e le canzoni popolari sono una forma minore di arte, avallando così quei concetti astrusi che relegano la cultura nell'olimpo inavvicinabile dei mostri sacri dell'arte o dei serissimi dottorati istituzionali, dimenticando la cosa più importante per la crescita interiore di ogni essere, cioè, che forma alla vita la vita stessa! E quando una canzone popolare, un disegno elementare, il gesto spontaneo di un passante riescono a innescare una catena reattiva di emozioni, beh, non c'è dubbio: è arte!

Allora che ben venga Vasco e chi si ispira alla sua musica provocatrice di assiomi, massacratrice di luoghi comuni, ironica, popolare, rock.
Complimenti ai sei giovani che formano la VascoRocknRollShow TributeBand e sanno regalare emozioni vitalità e passione agli ospiti dei loro concerti.
Anche questo è made in Calabria

domenica 30 ottobre 2011

cosa vuoi da me, vascoRnRS tribute band


UN GRANDE SHOW

grande Band la VascoRocknrollShow

 GRANDE BAND LA VASCOROCK'N'ROLLSHOW!


L'area anfiteatro è situata sul pendio a ovest del paese e si arriva agevolmente dalla strada che circumnaviga il centro storico. Qui è allestito un palco attrezzato per gli eventi musicali e ieri sera lo hanno calcato con passione tre band calabresi che si rifanno ad artisti o gruppi famosi come i Pink Floyd, Ligabue e i bravissimi che tributano un omaggio meritato al grande Vasco Rossi, menestrello rock, poeta e “filosofo popolare” italiano.
I VascoRock'n'RollShhow sono stati davvero grandi e all'altezza del tributo al rocker di Zocca. Grande professionalità che associata a passione per la musica rock diventano i punti di forza della spettacolare band. Ogni singolo componente è padrone dello strumento; la musica non ripete pedissequamente gli spartiti del Vasco nazionale ma è riveduta e personalizzata secondo le esigenze artistiche di ogni elemento. Basi rielaborate, eseguite con estrema maestria e disinvoltura,accompagnano una voce rock degna del grande Vasco.


sabato 29 ottobre 2011

trasparenza e redditi dei politici calabresi

Furbizia giornalistica.

5000€ Mancini junior, 4€ Zappalà, Adamo non pervenuto, queste grosso modo le notizie colte su un quotidiano locale in merito ad un'inchiesta giornalistica sulla trasparenza economica dei consiglieri regionali della Calabria e di Scopelliti, da sempre impegnato in politica, quindi, dal reddito tracciabilissimo e delle sue azioni mediaset.
Non c'è dubbio che notizie simili incuriosiscono e fanno nascere un'infinità di considerazioni più o meno benevoli nei confronti di chi governa la politica e quindi il sociale.
La conclusione logica per quanti versano in condizioni economiche poco allegre o disastrate è ovvia, la si sente continuamente.

Ma quanti di noi possono ritenersi casti e puri? Chi non ha mai dato il proprio voto all'amico di turno con la speranza di sistemare i propri problemi piuttosto che prendere in considerazione l'uomo candidato prescindendo dalla sua estrazione politica e valutando le capacità culturali e umane di chi si appresta a governare per cinque anni persone e risorse del territorio?

Non è facendo i conti in tasca alla gente che si risolve il malcostume della politica, se è questa l'intenzione dell'inchiesta sulla trasparenza basata sulla dichiarazione dei redditi dei consiglieri della Calabria. Anche perché molti nomi sono notissimi ai calabresi.

venerdì 28 ottobre 2011

arroganza democratica

L'eterna lotta tra il bene e il male continua. In campo c'è la sopravvivenza dei corpi, della democrazia offuscata dalle lusinghe e dalle ambiguità della politica che fanno leva sulle paure dei singoli.
Il governo non è credibile. La classe dirigente tutta non è credibile!

Le forze si affrontano nelle piazze.
Schierati l'uno di fronte all'altro, colmi di paura, uomini e donne di varia estrazione sociale urlano il loro dissenso.
Poliziotti e gente comune; lavoratori; studenti; disoccupati senza futuro marciano. Scandiscono slogan. Cantano. Il ritmo cadenzato dei manganelli si fa cattivo.

Il fumo dei lacrimogeni rende ardua la marcia dei contestatori, li avvolge.
Manganelli, bandiere al vento gettate e calpestate. Rivoli di sangue su volti terrorizzati.
Lacrime e sangue per i cittadini che credono nell'uguaglianza, nella democrazia e nel diritto al lavoro che dovrebbe emanciparli dalle sudditanze.
Diritto ad una esistenza dignitosa! Questo chiede il popolo ad un governante vanesio e sordo sceso in campo per tutelare gli interessi suoi e della compagine affaristica che fa quadrato attorno alla sua persona.

giovedì 27 ottobre 2011

incidenti che lasciano il segno

Fa davvero bene vedere tantissima gente sconosciuta, circa 25/30mila, queste le stime giornalistiche, al funerale di un ragazzo morto durante il lavoro. Un lavoro un po' speciale che se sei davvero bravo guadagni tantissimo in denaro e ti fa uscire dall'anonimato, e lui, Sic c'è riuscito tant'è che ci sono voluti due mega schermi per trasmettere la cerimonia nel piccolo paese del ragazzo deceduto durante il lavoro e accontentare così i curiosi accorsi da tutt'Italia. Persino la moto ha avuto un posto di riguardo in chiesa, affianco alla bara. Televisioni, giornali cartacei e web hanno fatto a gara per testimoniare l'evento.

Personalmente ho avuto un fremito di raccapriccio quando ho visto in tv la scena dell'impatto sull'asfalto della pista tra le due moto che sopraggiungevano e il corpo inanimato del motociclista caduto per motivi imprecisati. Ho sofferto insieme al padre quando l'ho visto piangere.
Perdere un figlio è un dramma che segna tutta la vita a chi è sopravvissuto e non conta se la cerimonia è stata seguita da migliaia di persone. Per i genitori la folla non conta. Non servono i palloncini, i segni d'affetto dei fans, i mega schermi, le attestazioni degli sponsor quando la luce dei propri occhi si spegne.
Ancora una volta il dramma è stato servito. I mass media ligi al dovere hanno puntato impietosamente i riflettori e sbirciato nelle ferite private, hanno raccontato le vite semisconosciute dei familiari del personaggio famoso che domani dovranno fare i conti con un peso nel cuore in più.

Ciao Marco! Ciao a tutti i ragazzi che perdono la vita a vent'anni, ai padri di famiglia che muoiono lavorando senza protezioni adeguate perché precari e alle vittime del maltempo perché qualcuno non ha saputo tutelare l'ambiente e l'incolumità dei cittadini.

lettera all'UE

La lettera.

15, 16 fogli scritti bene diventano un passe pour tout irresistibile. Una chiave d'acceso universale che ha la forza di far rivedere concetti ostici e trasformarli in positività anche in chi li osteggia ideologicamente perché crede nel bene comune e non solo nel benessere dei privilegiati.
Comunque la si dica, difatti è un siluro bello grosso che penetra i deretani popolani ma scansa quelli dominanti il provvedimento che il governo ha presentato all'Unione Europea per mantenere buoni i mercati azionari. Eppure non è trapelato niente di nuovo se non le solite affermazioni sulle pensioni o sulla libertà degli imprenditori di licenziare i dipendenti, misure che fin ora non sono piaciute a Bruxelles, alle forze sociali e anche alla cei.


Le decisioni presentate dovrebbero far tremare di paura e di sdegno i governi e e i cittadini saggi, invece no! tranquillizzano i mercati, la borsa e i grandi capitali. sembra che le recenti rivolte in medio oriente non abbiano toccato assolutamente le coscienze opulente degli europei e americani che continuano a salvare le banche e quella finanza che ha prodotto lo sfascio economico e sociale mondiale.

martedì 25 ottobre 2011

sala giunta griffata Mendini

aore12blog
la sala della giunta provinciale di Catanzaro curata da Mendini
Non so se prima di iniziare i lavori per il restauro della sala giunta nel “palazzo di vetro” dell'amministrazione provinciale di Catanzaro ci sia stato un bando pubblico oppure no. L'unico dato certo è che da un po' di tempo a questa parte assistiamo inermi all'invasione dei soliti noti: Artisti, designer, tecnici, esperti di varia natura provenienti per lo più dal “nord” espongono e fanno affari con l'amministrazione pubblica catanzarese.

Le auto celebrazioni si sprecano a prescindere dalla valenza artistica o culturale dell'operazione inaugurata in barba agli operatori locali. Dimenticati, di fatto gli artisti calabresi sono tenuti fuori dai giochi.

Ma in una situazione di ristrettezze economiche come quelle attuali, essendo la provincia un ente territoriale nella possibilità di spendere dei soldi pubblici, non sarebbe stato corretto da parte di chi gestisce politicamente e economicamente i progetti, prevedere, non per una questione meramente campanilista ma per gratificare le professionalità delle arti e della cultura esistenti in loco con esperienze più che trentennali, anche l'impiego di noi artisti catanzaresi?

presentazione alla cittadinanza della sala giunta rivisitata da Mendini 

ARTE made in Calabria

anche questa è Calabria:

lunedì 24 ottobre 2011

made in Calabria



in questa slide angoli della Calabria, Paesaggi, Arte, Storia, eventi Musicali, Oktoberfest e la passione della VascoRock'nRollShow TributeBand sul palco di Soverato

ami davvero il tuo paese?

AMI DAVVERO IL TUO PAESE?
Opporcocazzo!
Non ci avevo ancora pensato oggi và!

A dire il vero stavo pensando a come guadagnare qualche euro e come fare per tirare la giornata. Penso a come far vivere dignitosamente la mia famiglia, anche perché al mio Paese dovrebbero pensarci i grandi cervelloni che lo dirigono.

Quei cervelloni che allungano l'età pensionabile anche a chi non ha un lavoro; grandi capitani d'impresa prestati alla politica scesi in campo per coltivare interessi poco chiari agli italiani. Dirigenti che non vogliono aiutare chi sta male socialmente ma li prendono per il culo con manifesti inneggianti all'amore.

Oggi mi sono davvero incazzato davanti al manifesto 3x6 esposto sulla rotatoria di una strada d'accesso a Catanzaro. Ma poi ho pensato: o hanno un ufficio stampa all'estero che non sa cosa sta succedendo in Italia perché non vedono la tv non comprano giornali e non hanno connessioni internet oppure hanno una faccia talmente tosta che non gliene frega un cazzo della realtà del paese e continuano a raccontare una bella favola.

A questi individui dico: io amo davvero il mio Paese, perciò rispetto il territorio, le coste, i fiumi, i laghi, la gente che passa o approda, la storia, l'arte, la cultura e persino la gente che governa indegnamente ma non sopporto chi racconta balle e prende per il culo il popolo. … basta con la pubblicità ingannevole: Amare vuol dire condividere gioie e dolori, bene e male. Quindi, giro la domanda alla casta dirigenziale: amate davvero il nostro paese? se la risposta è sì, allora, facciamo sacrifici comuni, condividiamo tagli alle pensioni e ai vitalizi arraffati in politica, eliminiamo i privilegi e gratifichiamo le professionalità, i meriti: aiutiamo chi sta peggio di noi!

domenica 23 ottobre 2011

artisti in cerca di notorietà attenzione!

Molta gente sa pescare bene nel sottobosco della cultura visiva. Pseudo critici d'arte, galleristi, mercanti e collezionisti adescano quanti, resi euforici dei risultati ottenuti e convinti delle loro potenzialità artistiche, pensano di sfondare nel campo dell'arte; diventare famosi e guadagnare tanti soldi che non guastano mai! Gente che invade giornali, televisioni e anche il web. Ogni istante nasce un nuovo sito con relativo staff di dottori e profilo sui maggiori social forum. Dottori della visone artistica che non fanno niente gratis. Ogni rigo o attimo del loro prezioso tempo deve, in qualche modo, essere remunerato.

Da giovane credevo che l'Arte, la Cultura in genere fosse esente da simili fameliche espansioni umane. Credevo nell'arte emancipatrice; nella forza del suo linguaggio e nella libertà. Ma mi sono sbagliato! I signori di cui sopra sfruttano le ingenuità e concedono attenzioni solo a condizione che vi sia un guadagno sicuro per loro.

Il mio personale invito a quanti amano dipingere è di non lasciarsi tentare dai nani e saltimbanchi che di volta in volta appaiono nei mass media. Continuate a dipingere, a giocare creativamente per voi stessi. Confrontate i vostri lavori con chi ama il gioco creativo per migliorare se stesso ed eventualmente, se capita l'opportunità, con una platea più vasta. E abbiate chiara l'idea che il mecenate illuminato non esiste! E neanche il colpo di culo. Esiste solo l'affare! E le lobby... perciò fate attenzione alle lusinghe anche sul web, specie agli “amici” che bloccano i commenti dissonanti ma fanno incetta di contatti per implementare gli affari.
Stamattina ho eliminato uno di questi contatti.


no tav: il governo ascolti chi dissente

Così titolano i giornali di oggi e danno notizie in merito alla manifestazione dei no tav, vale a dire la protesta degli abitanti della Val Susa in risposta all'inutile sventramento di una montagna che comporta, secondo studi tecnici pubblicati e messi a disposizione della classe dirigente politica che vuole a tutti i costi l'alta velocità, lo sconvolgimento dell'ecosistema in tutta la Valle.

I governi che si sono avvicendati, da Prodi a Berlusconi, piuttosto che spiegare i motivi per i quali sostengono il progetto europeo suffragando le tesi con studi di fattibilità sicuri dal punto di vista scientifico così da tranquillizzare gli abitanti della Val Susa, inviano le forze dell'ordine a fronteggiare la protesta pacifica e democratica di quanti temono per la salute degli abitanti e per lo stravolgimento territoriale che comporterà, per forza di cose, l'impoverimento della regione.

È ora che chi governa stia al servizio del popolo; lo ascolti e non lo opprima!

Chi governa è moralmente responsabile di quanto accade e non basta urlare al lupo al lupo per esorcizzare i tumulti. Una classe dirigente all'altezza della situazione si compoprta in maniera responsabile: ascolta chi dissente ed eventualmente, se le argomentazioni sono circostanziate da studi inconfutabili, fa un passo indietro!





sabato 22 ottobre 2011

Pannella e la politica delle tre carte


La politica delle tre carte dei radicali italiani.

Avevo accantonato l'intenzione di pronunciarmi sulla questione spinosa di Pannella e i suoi. Intenzionalmente volevo evitare di parlare della cena a palazzo Grazioli con Berlusconi Alfano e
Letta, per non dare importanza a questioni che ritengo politicamente scorrette, anche se, nelle trame dei rapporti strategici, le cene di lavoro sono usanze consolidate tra vertici di partito, impresari e dirigenti. In una situazione politica rabberciata e con i cittadini sull'orlo di una crisi di nervi, ben documentata, non si può pensare di portare avanti i propri piani, anche se giusti per certi versi, davanti a un piatto di pastasciutta o caviale. Per presentare proposte politiche c'è un luogo preposto: il Parlameto!

Il parlamento, la camera dei deputati è il luogo consacrato dal Popolo della Repubblica Italia, dove si dibatte e si espongono i concetti per il bene nazionale, presentare proposte e leggiferare in funzione del bene comune.
Se i cittadini hanno esaurito la pazienza e non delegano più è proprio a giochetti simili. Giochetti strategici di gente che della politica ha fatto cattivo mestiere e lascia intendere che non ci sono diritti ma concessioni fatte da chi detiene il potere temporale.



venerdì 21 ottobre 2011

gheddafi: epilogo di un dittatore

Libia: epilogo di una dittatura durata 42 anni!

La fine di ogni regime ottenuta con la violenza non può essere idilliaca per chi ha governato e nel caso della Libia che stava sotto il giogo di un despota paranoico e megalomane non poteva essere da meno.

Per Gheddafi e i suoi è giunta la fine. Eliminati fisicamente, trucidati dalla stessa violenza che il regime del colonnello usava nei confronti dei dissidenti, contrariamente ai programmi che si era fatto il rais e cioè morire da martire,  una nuova pagina politica si apre in medio oriente. Qualcuno pensa che da oggi in poi sarà peggio perché la Libia cadrà in mano agli integralisti ma dimentica la fine che Gheddafi riservava ai suoi nemici, probabilmente gli stessi che chiamava “ratti da sterminare” durante la rivoluzione che lo ha spodestato.

Questo non giustifica la violenza o la guerra e le ritorsioni sui vinti. E neanche le prese di posizioni giornalistiche che tendono a fuorviare le menti.
Gheddafi non è stato “assassinato” come titola polemicamente “Il Giornale” di oggi! Gheddafi è andato incontro al suo destino. Un destino che diventa, purtroppo, l’epilogo naturale dei despoti che hanno seminato odio e violenza mentre tengono per loro gli agi del potere.

giovedì 20 ottobre 2011

la vasco rocknrolshow tributeband a Soverato e Gagliano


Continuano gli impegni musicali dei nostri amici “vascolizzati”.
La Vasco rock’n’roll Tribute Band sarà sul palco di Soverato il 22 ottobre, mentre il 29 lo show si sposta ad allietare la piazza di Gagliano, quartiere catanzarese di antiche tradizioni.
La band, forte della passione per la musica rock e per la professionalità dei componenti, ha riscosso entusiastici consensi testimoniati dal coinvolgimento e dall’enfasi di quanti si sono lasciati rapire dalle canzoni del Blasco rivisitate da Massimiliano Iannino, Gianluca Rossiello, Francesco Merante, Davide Andrea Fera, Raffaele Posca, Christian Muccari.
La valenza del gruppo, senz’altro, anche qui, farà esplodere i fans che, secondo le stime, invaderanno le piazze di Soverato e Gagliano di Catanzaro.


Scopelliti: -feste e +sociale!


Quando si parla di disagio!
Su via Lucrezia della Valle davanti all’assessorato al lavoro della regione Calabria una cinquantina di persone silenziose sono ferme ai margini della strada.. Su entrambe le corsie gli striscioni appesi ai guard rail parlano per loro, le scritte in rosso urlano il disagio e la rabbia per il mancato diritto al lavoro: 250 famiglie sul lastrico! Scopelliti – feste + sociale! 50 operatori in cassa integrazione! Insomma un’altra manifestazione per la perdita del lavoro.
Sono gli operatori sanitari di strutture private che operano con persone con disabilità; persone ammalate che se private dell’assistenza adeguata rischiano grosso perché non autosufficienti.
Dal canto loro, gli operatori, denunciano da diverso tempo l’abbandono del welfare nelle politiche sociali e nell’agenda politica regionale.
Lo stato sociale, per l’attuale governo regionale, è un problema di bilancio come lo è la sanità! Salvo poi spendere allegramente milioni per le feste reggine o per la gara di miss Italia nel mondo sempre, vedi caso a Reggio Calabria…
Nel frattempo 50 operatori sono messi in cassa integrazione per mancanza di soldi e insolvenze regionali.

“I dipendenti di Fondazione Betania, si legge in una nota, insieme ai lavoratori di altre strutture sociosanitarie della provincia di Catanzaro manifestano per rivendicare un'adeguata attenzione degli organismi preposti e l'erogazione degli stipendi maturati, perchè senza reddito da mesi con le famiglie da mantenere, nel contesto generale, denunciano veri drammi familiari. Per questo chiedono risposte precise alle Aziende, all'assessorato regionale alla salute e alle politiche sociali con assunzioni di responsabilità serie. Basta coi rimpalli!”
Questa la situazione a Catanzaro, sul fronte lavoro e, cosa di non poco conto, l'assistenza ai più deboli.

caso Reggio, pdl solidale con Scopelliti

Sul caso Scopelliti, come al solito, la politica tira fuori il meglio di sé. Gli esponenti del pdl esprimono la totale fiducia e solidarietà al compagno di partito e giù a dire un sacco di parole inutili speso contraddittorie. Fermo restando che la parola finale debba essere quella dei magistrati che stanno indagando sul caso Reggio Calabria, forse sarebbe bene che prima di esternare, i politici, facessero attenzione a quello che dicono perché dicono l’esatto contrario alle persone attente:

“«Al Presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti esprimo la mia più totale solidarietà personale e del Pdl Calabrese». Lo afferma in una nota il sottosegretario all'Economia e Finanze e vice coordinatore vicario del Pdl calabrese, Sen. Antonio Gentile.
«L'avviso di garanzia - aggiunge - che oggi gli è stato notificato è solo un atto dovuto, rispetto all'indagine sul caso Fallara. Sono certo che Scopelliti distintosi per correttezza e competenza politica chiarirà la sua posizione e dimostrerà la sua più totale estraneità alla vicenda». «Scopelliti - prosegue Gentile - in quest'anno e mezzo di legislatura regionale si è contraddistinto per una politica di rigore e di risanamento proprio nel settore della Sanità, pertanto questa vicenda non interromperà il lungo e difficile lavoro che lo attende per risanare una Regione come la Calabria afflitta da antichi problemi».(ANSA).”

“Correttezza e competenza politica”. Ridicolo, per non dire allarmante! Ormai il danno c’è e su questo non ci piove! Ma, c’è da chiedersi: una persona che abbia competenza politica sarebbe stato così ingenuo e superficiale, o avrebbe chiamato tutti i componenti dello staff per rendiconti giornalieri sui lavori con le relative pezze giustificative? Senza contare che la maggior parte delle persone che hanno assistito Scopelliti al comune di Reggio ora si trovano al suo seguito in regione.
Con questo non esprimo nessun giudizio sull’operato di Scopelliti sindaco. Dico solo che le parole hanno un significato e un peso specifico non indifferente.

mercoledì 19 ottobre 2011

notizie che fanno male alla Calabria


Se ne sentiva parlare da tempo per le strade, di questo famoso modello Reggio.
Si sentiva di tutto e di più! Ma non ho mai voluto credere alle supposizioni cattive che si sentivano per strada perché, si sa, la gente parla a sproposito anche quando non conosce i fatti, e poiché, Reggio Calabria, sembrava rinata dopo il restyling che il sindaco Scopelliti ed il suo staff si erano prodigati a varare, le voci messe in giro davano la sensazione che le illazioni erano fatte per invidia nei confronti di un sindaco giovane e con le idee chiare.

Oggi purtroppo, dopo la drammatica morte della dirigente comunale reggina, dott.ssa Fallara, un’altra pagina dolorosa si apre: il presidente della regione Giuseppe Scopelliti riceve un avviso di garanzia per essere sentito su alcune operazioni di ragioneria ritenute irregolari per complessivi 170milioni di euro. Il Presidente, in una nota ai giornali si dice fiducioso e andrà a chiarire la sua posizione dai giudici.

 In evidenza, secondo alcuni, viene messa la posizione dell'ex direttore generale, l'avvocato Franco Zoccali, attuale dg della Giunta regionale, che avrebbe ricevuto nel corso degli anni, secondo questa relazione, somme per altri incarichi, anche se il suo contratto non consentiva altre maggiorazioni oltre allo stipendio. 

Insomma, Scopelliti è indagato per falso in atto pubblico!Notizia che non fa bene alla Calabria. comunque vadano le cose

anas: scatta il piano emergenza neve

Scatta il piano emergenza neve in Calabria e i dirigenti regionali anas lo fanno sapere con una nota diramata dalla tgr.
Allora uno s'immagina, che so, staranno posizionando sensori lungo le strade a rischio così da avvertire in tempo gli automobilisti, oppure staranno posizionando mezzi e uomini.
Niente di tutto questo! La giornalista della testata regionale, questa mattina, di buon ora, si limita a leggere il comunicato inviato dall'anas e elencare i tratti di strade in cui vige L'OBBLIGO DELLE CATENE A BORDO!
Questo il piano strategico dell'anas in Calabria per la viabilità sicura in caso di neve.

dirigenti nazionali incapaci fuori, prima che...

Vergogna! Questa la risposta alla domanda di Giovanni Floris del professore di teologia Vito Mancuso, sullo stato socioculturale e politico in italia attualmente.

Domanda rivolta a tutti gli ospiti presenti in trasmissione.
L’opinione del teologo fa sobbalzare il ministro Sacconi che, per estrema difesa tira in ballo, strumentalizzandola, la vicenda di Eluana Englaro e quindi la posizione assunta dal giornale “repubblica” sul quale scrive Mancuso e Giovannini anch’egli ospite di Floris.

Ieri sera Floris ha condotto una delle tante puntate chiarificatrici sullo stato di salute della politica in Italia.
Ballarò, ancora una volta si dimostra attenta alle questioni italiane mettendo a confronto le varie anime dirigenziali della politica, della notizia e della cultura operanti in Italia con uno sguardo attento su quello che pensano di noi all’estero attraverso le voci di osservatori americani, spagnoli, tedeschi, inglesi e italiani all’estero.

La vergogna mista all’impotenza sono sentimenti comuni che tutti i cittadini italiani esternano ovunque: al bar, per strada, sui blog, sui giornali e quando ne hanno l’opportunità in televisione.

Ma l’estrema difesa dei dirigenti nazionali asserviti alle lobby di potere non ha confini e non conosce pudore; fa diventare paonazzi di rabbia chiunque, principalmente quanti hanno dato loro fiducia.
Allora cercano capri espiatori esterni per disorientare i cittadini e indurli a facili conclusioni ma non gli analisti attenti, come è avvenuto sul corteo degli indignati a Roma nonostante si sia visto chiaramente persino in televisione quali sono state le forze messe in campo dai vertici dell'ordine pubblico: ragazzini inesperti che non sapevano far funzionare i lanciarazzi per sparare i lacrimogeni! Non avevano l’esperienza necessaria per fronteggiare gl’infiltrati addestrati alla guerriglia urbana.

Per tutta risposta, Maroni, anziché dotare le forze dell'ordine degli strumenti necessari, fondi compresi, dice:

e c'è anche chi suggerisce di far pagare una tassa preventiva ai manifestanti per tutelare le città da ipotetici danneggiamenti. in quanto a fantasia, dobbiamo ammetterlo non ci batte nessuno! 

martedì 18 ottobre 2011

politica, dopo i danni la beffa

Visto da fuori il potere è brutto e sporco. Per questo molti uomini e donne si sono messi in politica con l’intenzione di scardinare alcuni ordini di potere precostituiti, ma raggiunta la meta anche loro sono stati risucchiati in quella che molti chiamano l’orgia del potere. Che sarà mai? Un’epidemia? Un virus che contamina chiunque sieda in parlamento o nel senato? Sarà La famigerata ragion di Stato? Gli alti interessi sociali da tutelare, ignorati dal popolino ma noti ai dirigenti di tutte le forze di partito che siedono in parlamento?
Non lo so! So solo che a questo punto non è colpa di Bossi, Pannella, Bonino, Capizzone, Di pietro, Dalema, Bersani, Berlusconi e tutti i volti noti che urlano parole di fuoco agli avversari (per finta?) se le cose non cambiano mai per il popolo sovrano.
Lì, deve esserci un karma che non si lascia spodestare, anzi acchiappa tutte le buone intenzioni e le trasforma, li assomma in un unico grande mare di egoismo. Gl’incazzati dopo un po’ si calmano e si allineano, stemperando persino i fuochi dei compagni di cammino che, non avendo ottenuto nessun incarico, continuano ad invocare diritti e uguaglianze.
Ma questo è niente in confronto alla beffa che arriva subito dopo i danni; perché uno pensa: va bèh mò cade il governo oppure finisce la legislatura e con la nuova legge elettorale (che nessuno dei politici vuole perché altrimenti l’avrebbero cambiata) non li vedremo più! Invece eccoli seduti nelle infrastrutture del sottobosco a intascare altri gettoni mensili insieme ai vitalizi d’oro per poche ore di non lavoro ai vari Cicciolina e Scillipoti…
E se qualcuno denuncia i privilegi della casta, che sia nazionale o locale, è bollato come uno che fa dell'antipolitica. Perché, loro, sapientoni & associati fanno politica?

lunedì 17 ottobre 2011

lettera a Di Pietro che invoca la legge reale

Caro Tonino hai toppato!

Non è con la violenza che si evitano gli atti vandalici né si eliminano le rabbiosità accumulate. Il disagio, specie quello giovanile deve essere trasformato in proposta e la classe politica dovrebbe essere accorta specie in frangenti come quelli romani. È vero, le forze dell’ordine hanno subito gravi danni durante la manifestazione degli indignati ma non è reintroducendo la legge Reale che si migliora la società.

La società si migliora ascoltando i bisogni della gente, ed è proprio quello che la classe politica non fa! Non è il momento, questo, di rigirare il coltello nella piaga; piuttosto ricordiamo cosa la legge invocata da te presuppone:
Approvata il 22 maggio 1975, in un periodo in cui il Paese è insanguinato dalla violenza degli estremisti di destra e di sinistra, la legge Reale - dal nome del suo principale redattore, il ministro della Giustizia Oronzo Reale - fornisce disposizioni a tutela dell'ordine pubblico. Accresce notevolmente i poteri e le immunità delle forze dell'ordine. In particolare, l'articolo 14 amplia i casi in cui è legittimo l'uso delle armi da parte della polizia. Esso autorizza l'agente a sparare non solo "quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all'autorità", ma più specificatamente "per impedire delitti di strage, naufragio, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata, sequestro di persona", come oggi è previsto dall'articolo 53 del codice penale.
Solo questo stralcio fa venire i brividi se si pensa ai tanti innocenti morti per paura o eccesso di difesa. Le forze dell’ordine non sono persone sanguinarie che devono far rispettare la legge col terrore. È la politica che deve ascoltare e sapersi interfacciare specialmente con i giovani, i disagiati, i contestatori. Sì, perché la contestazione ha sempre radici profonde e nutrono le menti sensibili con tutto ciò che è antisociale.
Siamo in piena crisi! Siate voi, politici lungimiranti! sappiate prospettare visioni positive.

rc auto, aumento, Catanzaro c'è. Grazie Wanda!

Il federalismo fiscale è subito messo in atto da 37 province italiane che fanno lievitare i costi delle assicurazioni imposte per legge sulle automobili.

Le stesse amministrazioni locali che secondo la “manovra” per il contenimento dei costi pubblici avrebbero dovuto non esistere più insieme ai piccoli comuni inferiori a 1000 abitanti aumentano le tasse dei cittadini costretti a possedere una macchina; ricordiamo che in alcune zone d'Italia, possedere un mezzo proprio nasce da necessità congetturali e non da altro, come, poter raggiungere i luoghi di lavoro o di studio ma anche per fare la spesa o portare i figli all'asilo, data la carenza congenita dei mezzi pubblici (che le suddette amministrazioni dovrebbero mettere a disposizione dei cittadini; ma anche questo è un tasto dolente che influirebbe sulle spese del cittadino).

Ed ecco che, buona pace per i leghisti, le amministrazioni provinciali continuano a sopravvivere, anzi approfittano del federalismo varato con decreto legislativo n° 68 il 6 maggio 2011, in base al quale aumentano i punti percentuali delle imposte sulla Rca. C'è da chiedersi, però, come mai, visto che il succitato decreto legge prevede anche la possibilità per il ribasso delle imposte, le amministrazioni locali partono con i rincari? Tra l'altro neanche detraibili nella dichiarazione dei redditi!

In Calabria tutte le province ad eccezione di Reggio Calabria hanno imposto l'aumento:

La Provincia di Catanzaro con Wanda Ferro (pdl) porta l'aliquota al 15%; Crotone, con Zurlo (pdl), al 16; Cosenza con Oliverio (pd) 16%; Vibo V.

Hanno approfittato immediatamente! la polizza schizza dal 12.5 fino al 16%. Prima si pagava il 12.5% all'erario sotto forma di imposte e il 10.5% di contributo al servizio sanitario nazionale per un totale del 23%. adesso, nelle province che applicano il massimo aumento si paga il 26.5%. tradotto in soldoni, chi rinnova in questi giorni la polizza auto paga di più una quarantina di euro l'anno!

domenica 16 ottobre 2011

immagini e numeri della protesta romana



Una protesta globale quelladel movimento degli “indignati”; scesi in piazza per protestare contro gli abusi della finanza, il precariato e le ricette anti-crisi della politica, ancora una volta addossata solo sui cittadini.
Gli indignati hanno protestato in 951 città di oltre 80 Paesi. Dall’Asia all'Europa, passando per Wall Street e la Bce pacificamente.
La reazione rabbiosa di alcuni gruppi di giovani è esplosa a Roma.


Settanta feriti e danni per almeno un milione di euro. Questo il bilancio approssimativo di un pomeriggio di guerriglia urbana che ha avuto, come insolito sfondo, la basilica di San Giovanni a Roma. 




violenza a Roma, infiltrati tra gli Indignati

La sporcizia mentale che condiziona le azioni umane, ancora una volta tenta d’insozzare le giuste istanze degli indignati giunti a Roma col preciso intento di dire BASTA alla cattiva politica asservita alla lobby mondiale dell’alta finanza.

BASTA al sistema economico politico che affama bambini del terzo mondo e quelli del nuovo mondo educato al consumismo e allo scialacquio.

Avrebbe dovuto essere una marcia di protesta pacifica che, ancora una volta sarebbe stata ignorata dai dirigenti politici italiani ma non dai mass media.

Tra gli indignati, esasperati dalla situazione di stallo creatasi nel governo e di conseguenza nella società produttrice di idee, proposte e ipotetici impegni di lavoro, si sono infiltrati ragazzi incappucciati.
Gente incazzata, questi ipotetici black bloc, forse perché pagano in prima persona le ingiustizie prodotte dagli uomini di potere o perché esasperati dalla tracotanza con la quale presentano il conto ai cittadini; mandati da qualche ideologo, o peggio, prezzolati da qualcuno che ha interesse a far degenerare la protesta, sentita e organizzata dagli indignati del mondo. La loro rabbia si scarica sulle vetrine delle banche.
Prende di mira le caserme e le forze dell’ordine. Infiamma macchine parcheggiate di gente che probabilmente piangerà per la perdita di un bene che dovrà comunque continuare a pagare senza averne nessuna utilità.
È vero! Questa classe dirigente non è degna di guidare niente e nessuno! Deve essere estromessa democraticamente da una concezione mentale che presta attenzione alla Politica, ai Cittadini, all'ambiente.

sabato 15 ottobre 2011

cattura la notizia e fanne buon uso!

rassegna stampa





con la fiducia ripescati misiti, polidori, viceconte, galati,

A questo punto che dire?

Se anche Napolitano fa buon viso a cattivo gioco significa che siamo davvero nella merda!

Non c’è bisogno di essere grandi costituzionalisti per capire che si sta giocando sporco in parlamento e che si continua con la vecchia politica del do ut des.

Nella giornata di ieri, subito dopo avere ottenuto la fiducia in parlamento, come per incanto, dal cilindro sbucano quattro nuove vecchie conoscenze con incarichi di governo importanti:

Aurelio Misiti, Guido Viceconte, Katia Polidori e Giuseppe Galati. 4 personaggi in cerca d’autore! Sempre pronti a risollevare le sorti loro e della collettività che li ha eletti ma, principalmente, pronti a soddisfare chi li ha nominati.
D’altronde che male c’è ad essere riconoscenti?
nonostante l'incalzante ondata d'indignazione che si leva nel paese, al grido: tutti per uno e uno per tutti, i 4 moschettieri prestano i loro servigi...

venerdì 14 ottobre 2011

bombolo l'omino sempre in piedi


Berlusconi ha rivinto! 

316 parlamentari hanno votato la fiducia al governo. Però, c'è da chiedersi:
Come mai, contestualmente alla fiducia Berlusconi nomina due nuovi viceministri: Katia Polidori allo Sviluppo Economico e Aurelio Misiti alle Infrastrutture e due nuovi sottosegretari, Giuseppe Galati (all'Istruzione) e Guido Viceconte (all'Interno)? E in che misura questi hanno contribuito a mantenere lo status quo ante?

Tra le novità, la legge di stabilità, che con la riforma del bilancio ha preso il posto della Finanziaria, prevede un consistente pacchetto di tagli:
Sforbiciata di 60 milioni alle risorse delle forze dell’ordine (50% polizia e 50% carabinieri) nel biennio 2012/2013, di cui 10 nel primo anno e 50 nel secondo.
Taglio di 60 milioni alla cultura e di 1 miliardo all’edilizia sanitaria.
Sforbiciata anche sui buoni pasto della pubblica amministrazione, su permessi, distacchi e aspettative nella scuola e sulle spese degli enti previdenziali (Inps, Inpdap, Inail).
E per concludere in bellezza:
Nuove tasse sui concorsi pubblici.
Insomma, niente è cambiato per i cittadini, anzi le condizioni sono peggiorate se si considerano le tasse locali che condizionano sanità, assicurazioni, trasporti, rsu, tassa di circolazione... come se non bastasse si torna a parlare nuovamente di ici per la prima casa ma non dei grandi capitali o delle false onlus. Ma una bella sforbiciata agli stipendi dei politici nazionali, regionali, provinciali e comunali ci sarà mai? E pensare che riducendo le spese di questi signori si risolverebbero tutti i problemi della finanziaria e degli italiani!

radicali liberi e politica creativa

La follia dei radicali mette ancora una volta sotto scacco le istituzioni e gli italiani.


Già nell'87 mise una pornostar nel parlamento e ora, coerentemente, fa volare alto il Partito della Gnocca da una porta laterale.
All'epoca della prima parlamentare erotica, i radicali, giustificavano la sua candidatura in maniera molto colorita che suonava all'incirca così: “ tra tanti ladri anche una pornodiva ci sta bene”. Risultato 20.000 preferenze! Seconda solo a Marco Pannella, leader storico del partito. E oggi, come la motivano l'entrata stile “passo del giaguaro” per eludere le sentinelle delle sinistre che picchettavano le porte allo scopo di non fare raggiungere il quorum per la fiducia al governo Berlusconi?
Bravi come sono a parlare non faranno fatica a trovare buoni motivi mentre l'Italia sprofonda sempre più nello sfacelo sociale; nel frattempo, Ilona Staller, raggiunta la maggiore età (60 anni da qualche giorno), percepisce la pensione da parlamentare (3000 € lordi, 2000 netti, circa).

Forse è proprio per questo, per il vitalizio, che non fanno cadere il governo anzitempo; meglio raggiungere i cinque anni e concludere la legislatura, assicurarsi la pensione ed essere in buona compagnia.


giovedì 13 ottobre 2011

Silvio e il metodo Montessori

Non è un bambino capriccioso che vuole essere rassicurato dalla mamma Silvio!


Berlusconi è un bambino che crede di stare ancora alla scuola materna dove vige il metodo Montessori. (Maria Montessori, come è risaputo, amava i bambini ed era talmente certa delle loro potenzialità, represse dall'ingerenza degli adulti, da far costruire attorno a loro spazi a misura di bambino: interruttori, maniglie, servizi igienici, mobili, finestre; tutto deve essere immediatamente fruibile dal piccolo esploratore in modo tale da fortificare intraprendenza e autostima.)

Crede ancora di poter soggiogare i compagni, comprarli con le caramelle o altre leccornie, essere il capoclasse che eccelle in tutto ma non è così. Il suo carisma si è spento miseramente.

Non è più credibile perché ha disatteso la fiducia della gente, persino della sua mamma (Napolitano) della zia (Letta) e tutto il parentado.
E mentre lui tenta di rinsaldare i legami e corre al tempio, convinto che la sua oratoria lo salverà ancora una volta, fuori, nel mondo reale le angosce aumentano.

Ancora non ha voluto convincersi che il suo mestiere è un altro! E che le regole della Politica sono differenti dalla gestione aziendale di una qualsiasi impresa e che non sempre l'imposizione di servi sciocchi nei punti chiave di governo fa ottenere buoni risultati.

Auguri Silvio! E guardati attorno... mia madre diceva: chi ti loda t'imbrodola e chi ti ama ti fa piangere.

ps: l'ultima parte analizzala bene, non si tratta di sadomaso ma di una metafora.




mercoledì 12 ottobre 2011

Boeri, Cattelan e l'Ambrogino d'oro

aore12blog

Alla luce di quanto accade nel mondo per colpa dei giochi della finanza creativa e per come si sta comportando chi detiene il potere economico e politico, la proposta di Stefano Boeri, assessore al comune di Milano, è più che una provocazione. È la trovata demenziale di chi ama il rumore mediatico, il fumo e non la sostanza. Per il resto, ritengo inutile ripetermi. Le mie considerazioni culturali, chi vuole può leggerle qui e qui.

martedì 11 ottobre 2011

rassegna stampa, il meglio della politica





Quale articolo è meno allarmante?
Difficile dirlo! Tutti, nessuno escluso, da sempre i giornalisti toccano problemi inquietanti che hanno portato la comunità alla disgregazione sociale.
Forti contro deboli. Ricchi contro poveri e classe media che vacilla tra i due opposti.

Per onestà intellettuale si deve ricordare che buona parte della cattiva politica è anche causa della chiesa e delle sue ingerenze mal camuffate.

È risaputo che molti politici che dicono di ispirarsi ai dettami del Vangelo Cristiano predicano bene ma razzolano malissimo; basta osservare le disparità sociali ingigantite dai provvedimenti economici e finanziari dei vari ministeri per comprendere chi sono.

Senza sottacere l’incapacità culturale e politica di certi ministri che ripetono con forza certezze infondate, tant’è che se le rimangiano dopo qualche giorno, vedi tagli sulla cultura e la scuola.

E l’arroganza di certe lobby che pur di macinare affari dimettono poli industriali causando nuove povertà e miserie, è la normale conseguenza generata dal caos politico che governa col beneplacito degli imperi economici. 

lunedì 10 ottobre 2011

condoni, tasse, tagli, intercettazioni e affari

Le liti continuano, tra pruriti intimi e masturbazioni mentali l’area della politica continua imperterrita a fare giochini e equazioni algebriche per consolidare i rispettivi schieramenti infischiandosene degli umori del paese e dei bisogni della collettività.

Ancora una volta si parla di condono, il che significa un bel regalo per i lestofanti che fin’ora hanno evaso le tasse o trovato altri metodi per fregare il fisco e impoverire maggiormente cittadini e Stato.
Senza farla molto lunga, tanto i problemi sono noti a tutti, invitiamo i signori del parlamento e del senato a mettersi da parte: faccia al muro e almeno cinque minuti di rossore. Vergognatevi! Abbiate il coraggio civile… ma no! È solo una perdita di tempo!

Figuriamoci se si preoccupano di quello che pensa la gente che soffre davvero gli effetti della cattiva politica. Se solo avessero un briciolo di onestà o di pudore si sarebbero dimessi da un po’! quindi, è infantile sperare in uno scatto d’orgoglio; questa classe politica non ne ha e non ci rappresenta!, è bene che lo sappia: non è degna di rappresentare l’Italia.

Forse l’opinione pubblica ritornerà ad avere fiducia nella politica solo quando i politici troveranno il coraggio di tagliare i privilegi di corte e cortigiane. Inutile che facciano gli untori e indichino il vento dell’antipolitica dei qualunquisti per esorcizzare il disgusto che prova la gente. L’antipolitica siete voi, clown s vanesi! 0vviamente qualcuno si salva nell’equipaggio del Transatlantico e nei pescherecci periferici ma sono mosche bianche.

domenica 9 ottobre 2011

libertà e confronto democratico in rai

Per la pluralità di pensiero che deve esserci in un servizio definito pubblico, anche se lottizzato dai partiti, è importante che gli spazi della tivvù pubblica ospitino voci dissonanti e non solo quelle gradite al potere.

Per questo e non per Santoro o la Dandini ritengo interessante la campagna di sensibilizzazione per un nuovo progetto televisivo che sia estraneo alla logica di lottizzazione televisiva che sappia anteporsi alla RAI.

La RAI, non è nuova a epurazioni o defenestramenti tattici di personaggi invisi al potere gestionalpolitik di un dato periodo.

La rai è un’azienda mediatica che chiama annualmente al pagamento del canone tutti i cittadini in virtù di una legge apposita! Che però non disdegna la pubblicità cafona e la propina nelle fasce d’ascolto più alte (quando gli utenti sono a tavola) perché più redditizie per l’azienda e non importa se tra un boccone e l’altro fa capolino la signora con problemi di pipì, la ragazza che di punto in bianco scappa in bagno e lo sussurra alla collega, cambia l’assorbente slip o ha pruriti intimi, per non parlare dei prodotti per l’igiene del wc o della fossa biologica. Insomma, assorbenti, dentiere che ballano, sudorazioni e puzzette varie trovano la loro massima pubblicità, quando gli italiani sono a tavola! Ecco, questi alcuni dei tanti buoni motivi che dovrebbero indurre i vertici a rivedere i palinsesti, le fasce pubblicitarie con i relativi prodotti da mandare in onda, nonché i direttori schierati che mandano solo certe notizie e non altre.

Non è per Biagi, Guzzanti, Dario Fo, Santoro e gli altri censurati che si dissente, ma per il modo improprio di gestire un’azienda pubblica; non per proclamare nuovi martiri, quindi, ma in virtù di una pluralità che incoraggi tutte le proposte e le voci libere.

E mentre si parla della nuova avventura giornalistica di Santoro, la maggioranza di governo tenta di far passare la legge bavaglio per calmierare le intercettazioni ambientali in armonia con gli umori di chi governa così da censurare anzitempo le notizie  che svelano il vero volto di chi gestisce i poteri economici del paese.
Auguri Santoro! Per il tuo nuovo spazio mediatico che necessita di una sottoscrizione di dieci euro per andare in rete e far fronte alle prime spese.

sabato 8 ottobre 2011

così nasce un amore rock

Massimiliano, Gianluca, Christian, Franceso, Raffaele


Vr'n'rTb
Da qualche tempo nel catanzarese un nuovo gruppo musicale fa parlare di sé. Sei ragazzi vivacizzano le serate nei pub più rinomati con esibizioni rock da far invidia ai gruppi storici. Chi sono questi elementi e quali sono le origini di così tanto fervore musicale?
Quattro salti nel web e il mistero è svelato dagli stesi autori:

“Qui si fa la storia”
Anno scolastico 1981-82……Gianluca Rossiello e Massimiliano Iannino, due bambini di appena cinque anni, frequentano la stessa scuola. Compagni di classe e di banco di una scuola materna della loro città, Catanzaro, legati da una crescente profonda amicizia, diventano compagni di giochi pomeridiani e trascorreno molte ore della giornata insieme. Gianluca alterna i pomeriggi trascorsi in compagnia di Massimo con lo studio della batteria, sotto la guida del padre (batterista in famosi gruppi degli anni 60 – 70). Il feeling musicale tra Massimiliano e Gianluca si fa più intenso nel febbraio del 1982. cioè quando Vasco Rossi partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “Vado al Massimo” classificatasi ultima!
I genitori dei piccoli Gianluca e Massimiliano regalano ai due il disco in vinile “Vado al Massimo” (che tutt’oggi conservano gelosamente – lato B “Ogni Volta”) e lo ascoltano (al mangiadischi) durante i loro pomeriggi ludici. Qualche settimana dopo nell’ “Asilo Republic” accade un evento che segna, indelebilmente, la vita di Gianluca e Massimiliano: è Carnevale, le maestre organizzano una festa con gli alunni dell’istituto, ma… “i bambini dell’asilo sono elettrizzati e fanno casino. Serve un'idea, qualcosa per tenerli impegnati”. Gianluca si avvicina alla sua batteria, inforca le bacchette ed inizia, con lo stupore di tutti i presenti, a suonare ed accompagnare “Vado al Massimo” di Vasco Rossi. Contemporaneamente Massimiliano si posiziona vicino Gianluca e lo segue cantando la citata canzone. E’ il preludio, l'embrione della futura “Vasco Rock’n Roll Show” Tribute Band; ovviamente non ne sono consapevoli, questo lo si può affermare col senno del poi, anche perchè dopo pochi mesi (Settembre 1982), le esigenze dei rispettivi percorsi scolastici mutano e l'iscrizione per la frequenza della scuola elementare divide le strade di Gianluca e Massimo. I due, pur abitando nella stessa città, riannodano i legami amicali dopo ben 25 anni !

Nel frattempo,

Gianluca Rossiello, che ora vediamo in veste di virtuoso musicista della band (Pianoforte/Tastiere),
affianca agli studi scolastici istituzionali quelli musicali e all’età di sette anni decide di intraprendere lo studio del pianoforte classico e quindi la frequenza del Conservatorio. Durante gli studi classici partecipa a numerosi concorsi pianistici attestandosi sempre ai primi posti.
Ma la passione di Gianluca è il jazz, il blues, il funky, la bossanova e la musica leggera.
A soli 14 anni inizia a collaborarre con musicisti e cantanti calabresi conosciuti nel territorio regionale e in tutta Italia. Per un anno frequenta un corso di Jazz e sotto la guida di alcuni grandi Jazzisti del panorama italiano quali Giovanni Mazzarino, Piero Cusato, Pietro Condorelli, consegue anche il relativo titolo. Compone numerose sigle per alcune trasmissioni in onda sulle reti televisive regionali e nazionali e partecipa alle stesse in qualità di ospite.
In circa ventisette anni di attività musicale, Gianluca accumula un background musicale notevole. Ed è proprio durante la sua carriera musicale, nei primi anni 2000 che Gianluca incontra sulla sua strada un chitarrista, e sarà “amore e intesa artistica a prima vista”:

Christian Muccari ha le idee chiare fin da quando, piccolissimo, imbraccia la chitarra e ne fa strumento di gioco inseparabile. Superata la fase dei giochi intraprende gli studi classici e matura un’ottima conoscenza teorica e pratica della musica. Suona in gruppi musicali locali e nazionali; calca le scene di teatri, pianobar, discoteche, piazze, villaggi turistici, spaziando dal genere leggero al funky, rock, brasil – bossanova e metal. Ciò gli consente di affinare tecniche esecutive e virtuosismi rilevanti, elementi importanti per un chitarrista versatile quale è diventato. Christian cura molto il proprio “suono”, vuole dare un'impronta personale, perciò si avvale di strumentazioni e chitarre al top. Mai pago dei traguardi raggiunti frequenta stages con chitarristi di fama internazionale, tra questi Salvatore Russo, Massimo Varini (Nek), William Stravato, Pietro Condorelli (noto jazzista campano), Giacomo Castellano.
E come dicevamo poc'anzi, da circa 10 anni è il chitarrista “fidato” di Gianluca col quale collabora artisticamente in ogni situazione musicale.
Nel 2007 Massimiliano e Gianluca si rincontrano dopo 25 anni ed unitamente a Christian discutono della possibilità di costituire una Tribute Band di Vasco, ma i tempi non sono maturi per un’operazione simile ed i tre accantonano l’idea.
Nel 2008, 2009, Massimiliano, coadiuvato da Gianluca e dal suo fraterno amico Ivan Colacino, incide, quasi per gioco, due cd di cover di Vasco Rossi che riscuotono consensi.
Massimiliano, forte dei consensi acquisiti e dallo stimolo degli amici che lo invogliano a continuare nell'esperimento, nel 2010 rilancia l’idea della Tribute Band a Gianluca e Christian; i tempi sono maturi. “Basta Poco”! i due accolgono la proposta di Massimiliano e insieme decidono di coinvolgere tre bravissimi musicisti: Davide Andrea Fera per il basso, Raffaele Posca per la batteria e Francesco Merante alle chitarre.

Altro successo dei Vasco Rock'n' Roll Show

Passione e professionalità: elementi che ripagano sempre!

aore12 blog

aore12 blog

blog aore12

aore12 blog

La band Vasco Rock ’n’ Roll Show Tribute Band colpisce ancora!
Ieri sera ha regalato emozioni a fior di pelle in quasi tre ore di entusiasmante musica!

I VRS sono artisti veri e la naturale propensione scenica oltre alla magistrale esecuzione dei pezzi conferma MASSIMILIANO IANNINO: Voce, GIANLUCA ROSSIELLO: Pianoforte e Tastiere, CHRISTIAN MUCCARI: Chitarre, FRANCESCO MERANTE: Chitarre,  DAVIDE ANDREA FERA: Basso, RAFFAELE POSCA: Batteria, eccellenti performer, o come direbbe qualcuno, personaggi da palcoscenico. Ottima musica rock da grandi piazze nella scaletta della band che riconferma l’amore per la musica rock e in modo particolare per il grande Vasco. E a proposito del rocker di Zocca, al quale s’ispira la Band, in alcuni momenti dello show sembra essere presente sul palco, ma, in altri è totalmente soverchiato dalla scarica adrenalinica dei sei membri che convertono in brividi a fior di pelle le sonorità firmate dal grande Vasco Rossi!
Professionalità che presto vedremo senz’altro su palchi attrezzati per la grande musica. D’altronde che altro aspettarsi dai 6 professionisti del rock che riescono a soddisfare appieno passioni e studi?

giovedì 6 ottobre 2011

ballarò, della valle, crozza e gli altri

Spesso si sente parlare dei diritti universali dell’uomo e di quanto essi siano in pericolo a causa del buco nero temporale che si è aperto, come in un film di fantascienza, dall’abbaglio mediatico contemporaneo che trascina nel medioevo della ragione le persone dalle menti instabili. 

La realtà fittizia urlata o sussurrata dai media sovverte l’ordine naturale delle cose e per alcuni attimi riesce a rendere logica ogni nefandezza. 

Chi ha soldi ed è in malafede riesce persino a passare per sant’uomo; basta che sappia gestire gli umori, anzi i malumori della gente, le sofferenze fisiche e morali indotte dalle ambagi. 

A tal proposito, la pungente satira di Maurizio Crozza, che fa ridere a crepapelle, ma dà anche delle indicazioni sottili a quanti le vogliono cogliere, nell'ultima puntata di ballarò tratta il tema del ricco calzolaio trasformatosi in paladino dei poveri e fa una cosa che non tutti possono permettersi: compra pagine intere di quotidiani nazionali e grida il suo dissenso contro una determinata classe sociale, cioè, la politica. 

È vero! La classe politica non ha saputo governare i cambiamenti ed è altrettanto vero che gli industriali non sono per definizione dei buoni samaritani! 

Gli imprenditori intraprendono affari e parlano con i capi, non certo con i garzoni di bottega…(cit.). sic! Che caduta di stile! Don Diego, zorro, della valle (altra cit.) che dà un colpo al cerchio ed uno alla botte riferendosi all'ex ministro Bondi in rappresentanza del pdl. insomma, lui, don Diego non parla di cose serie con i gregari... ma, allora che c'è andato a fare a ballarò? perchè non ha telefonato a Berlusconi, Bersani, Di Pietro, Casini, Rutelli, Vendola, Camusso ecc. prima di spendere soldi per pubblicare il suo pensiero sulle pagine dei giornali nazionali?

Ma lasciamo da parte le diatribe inconcludenti e rileggiamo insieme, vista la frequente citazione dell’articolo 27 e non solo, la:

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948


i Vasco Rock’n’Roll Show all'Orso Cattivo

comunicato stampa
All’Orso Cattivo arrivano i Vasco Rock’n’Roll Show
La tribute band ritorna sul palco dopo il successo di fine settembre al Bar Mario
aore12 blog

Dopo il successo all’esordio sul palco del Bar Mario di Soverato, la tribute band Vasco Rock’n’Roll Show, torna ad esibirsi dal vivo e lo fa in un altro locale tra i più importanti in tema di gruppi musicali. Si tratta dell’Orso Cattivo, dove, ormai da anni, si alternano le band emergenti più interessanti del panorama locale ma anche nazionale.
Il prossimo 7 ottobre, quindi, Massimiliano Iannino, Gianluca Rossiello, Christian Muccari, Francesco Merante, Raffaele Posca e Davide Fera, dalle 22:30, torneranno in scena con il loro coinvolgente spettacolo con cui racconteranno, in due ore, una parte dell’immensa produzione musicale di Vasco Rossi. Uno spettacolo in cui anche gli occhi, oltre che le orecchie, avranno la loro parte.
L’appuntamento, per chiunque ami il rocker di Zocca o per chi semplicemente ama la buona musica dal vivo, è assolutamente imperdibile.
(Alessandro Tarantino)
aore12 blog

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI e elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

Post suggerito

Le seduzioni dell'arte

Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress ... analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Flussi e riflussi storici

SPAZIO ALLA CREATIVITA'

SPAZIO ALLA CREATIVITA'
La creatività è femmina

un pizzico di ... Sapore

Un pizzico di ---- cultura --- folklore --- storia --- a spasso tra i paesi della Calabria e non solo. ---Incontri a ore 12 Notizie & ...Eventi ...at 12 o'clock... Opinioni ... works in progress, analisi e opinioni a confronto
Itinerari gastronomici e cucina mediterranea

Cucina Calabrese

Cucina Calabrese
... di necessità virtù
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

post in progress

a ore 12 ...accade davanti ai nostri occhi e ne parliamo...at 12 o'clock post in progress
e-mail: arteesocieta@gmail.com
...OPINIONI A CONFRONTO ...

...OPINIONI A CONFRONTO ...

POST IN PROGRESS

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

UN PONTE

UN PONTE
SULLA IR/REALTA'

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Translate